Civitavecchia – Fratelli d’Italia contro il subappalto del servizio Oepac: “Un passo indietro, danno a lavoratori e utenti”

CIVITAVECCHIA – Scoppia la polemica sul servizio Oepac, l’assistenza educativa e scolastica rivolta agli studenti con disabilità. A meno di 24 ore dal consiglio comunale del 13 agosto, la partecipata comunale Csp ha affidato in subappalto una parte del servizio alla cooperativa sociale Nuova Era, con una determina da 108 mila euro pubblicata il 14 agosto nella sezione trasparenza del sito della società.

Una scelta che il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia definisce “inaccettabile” e che, secondo i consiglieri, apre la strada a una “parziale privatizzazione di un servizio pubblico di grande valore sociale”.

“Lo avevamo denunciato in aula – affermano i consiglieri Massimiliano Grasso, Giancarlo Frascarelli e Simona Galizia –. La previsione di un subappalto fino al 30% del servizio rappresentava una minaccia concreta. Avevamo anche proposto di eliminare dal contratto l’articolo che lo consentiva, ma la maggioranza lo ha respinto. Ora è chiaro il perché: la decisione era già stata presa e la cooperativa già individuata, senza alcuna procedura a evidenza pubblica”.

Secondo FdI, l’affidamento diretto alla cooperativa sociale rischia di arrivare, per l’anno scolastico 2025/2026, a oltre 300 mila euro complessivi, una cifra che richiederebbe per legge una gara pubblica. “Si tratta di una scelta inspiegabile – accusano – che mortifica le professionalità interne di Csp e che comporterà un peggioramento delle condizioni contrattuali per le operatrici e gli operatori. Fino ad oggi, chi era impiegato in somministrazione godeva degli stessi diritti dei dipendenti Csp. Con il subappalto si rischia invece di tornare indietro di vent’anni, quando la gestione era affidata alle cooperative e le tutele erano minori”.

I consiglieri annunciano che vigileranno “sulla regolarità degli atti e sulla gestione di un servizio estremamente delicato”, chiamando in causa anche i sindacati. “Non potranno accettare supinamente – sostengono – un arretramento simile, che incide sulla qualità del servizio e sulla continuità assistenziale per studenti e famiglie”.

FdI attacca infine le forze di sinistra: “Un anno fa si vantavano per l’approvazione della delibera sul salario minimo, oggi invece avallano una scelta che va a discapito di utenti e lavoratori. È l’ennesima contraddizione di un’amministrazione comunale che si dimostra fallimentare”.