Civitavecchia – Nuovo appalto “ponte urgente” sulle ambulanze alla Heart Life, l’ira dell’Ugl: “Violati i diritti dei lavoratori”

Dopo il nostro articolo esce allo scoperto il sindacato con Fabiana Attig che attacca i vertici della Asl che non hanno tenuto in considerazione la “clausola sociale”

CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: UGL non firma il passaggio di appalto e procede con il mancato accordo con Heart Life Croce Amica. I lavoratori non sono carne da macello e questa organizzazione sindacale non cede alle prepotenze da parte di chi pensa di poter fare il padrone in casa nostra!

Ma soprattutto si rifiuta di continuare ad assistere ad una gestione a dir poco discutibile da parte della ASL RM4 che ignora clausole sociali e diritti dei lavoratori, attraverso procedure di gara condotte e interpretate in modo molto “fantasioso”, come già avvenuto per l’attribuzione del Servizio Ausiliario alla Dussmann oggi con Herat Life.

Con una procedura di urgenza il commissario ROSARIA MARINO della ASL Roma 4 ha affidato il servizio trasporto ambulanze alla Heart Life Croce Amica. Un passaggio di appalto scaturito da una procedura negoziata d’urgenza senza pubblicazione di bando di gara ai sensi dell’art.76, comma 2, lett. c del Dlgs 36/2023 che il commissario Rosaria Marino ha determinato con Delibera n.503 del 28/07/2025. Quindi entro il 1° agosto tutti i lavoratori dovevano transitare in Heart Life.

Durante l’esame congiunto, la committenza stranamente assente, per questo passaggio temporaneo da oltre 700 mila euro di appena 3 mesi, dal 1° agosto al 31 ottobre 2025, abbiamo assistito ad un vero e proprio mercimonio da parte del soggetto aggiudicatario, la Heart Life, le cui condizioni irremovibili hanno determinato il mancato accordo da parte della UGL, azzeramento di tutti i livelli, mansioni, anzianità convenzionale e inquadramenti contrattuali da tempo indeterminato a tempo determinato, in pratica perdere tutti i diritti fin qui acquisiti e ricominciare come se fosse la prima assunzione.

Condizioni inaccettabili in quanto gli stessi lavoratori finita la temporaneità in fase di nuova gara si troverebbero fuori da ogni clausola sociale a garanzia del loro status di anzianità. Soprattutto inaccettabile perché contro legge l’art. 76 del Dlgs 36/2023, impone il rispetto della clausola sociale soprattutto in affidamenti diretti temporanei ed in continuità del servizio, la ASL in qualità di committente avrebbe dovuto vigilare e imporre il rispetto dei lavoratori e della clausola sociale; invece, ancora una volta si è girata dall’altra parte nonostante egli stessa aveva l’obbligo di essere presente durante la procedura di passaggio di appalto e garantire la continuità lavorativa a decine di lavoratori.

Responsabile Confederale UGL

Sede Zonale di Civitavecchia

Fabiana Attig

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