TUSCANIA – “Il gruppo consiliare ‘Tuscania delle Idee’, con i consiglieri comunali Alessandro Tizi, Valentina Marziali e Giulio Capati, lancia una proposta concreta e urgente in vista della presentazione delle indicazioni per il dimensionamento scolastico 2026-2027: richiedere formalmente alla Regione Lazio, per il tramite della Provincia di Viterbo, di procedere al riaccorpamento del liceo scientifico di Tuscania all’Istituto V. Cardarelli di Tarquinia”. Lo fanno sapere dal gruppo consiliare “Tuscania delle Idee”.
“Una proposta che nasce dalla necessità di salvaguardare il futuro di un presidio scolastico essenziale per Tuscania, oggi in forte difficoltà – prosegue la nota -. Il liceo scientifico di Tuscania sta attraversando una fase complessa e la gestione da parte dell’Istituto ‘Paolo Savi’ di Viterbo non ha prodotto i risultati auspicati. Anzi, molti progetti avviati in precedenza sotto la dirigenza tarquiniese sono stati interrotti, con conseguenze tangibili sull’offerta formativa e sull’attrattività dell’istituto. Il rischio concreto è quello di un ulteriore calo di iscrizioni e, di conseguenza, della perdita dell’unica scuola superiore rimasta in città”.
A rafforzare il messaggio è la dichiarazione del capogruppo Alessandro Tizi, che sottolinea la necessità di un’assunzione di responsabilità chiara da parte dell’amministrazione comunale: “Da anni si naviga a vista sul tema del dimensionamento scolastico. Ora serve una delibera chiara, che indichi una direzione precisa: quella del riaccorpamento con il ‘Cardarelli’ di Tarquinia. Questa soluzione è, oggi, l’unica realmente praticabile e coerente con le esigenze del territorio e con le normative regionali. L’ipotesi di un istituto omnicomprensivo verticale, più volte evocata, per quanto assolutamente condivisibile, al momento è irrealizzabile alla luce delle linee guida della Regione Lazio. Continuare a insistere su questa strada significa solo perdere tempo prezioso e rischiare di compromettere definitivamente il futuro della scuola superiore a Tuscania.
“L’esperienza passata dimostra che il legame con l’Istituto Cardarelli ha portato benefici concreti, sia in termini di progettualità didattica che di supporto organizzativo. Le professionalità presenti a Tarquinia si sono dimostrate capaci di valorizzare l’identità del Liceo di Tuscania. È quindi naturale chiedere di tornare a quel modello gestionale, che si è dimostrato più funzionale rispetto all’attuale assetto”.
Il gruppo consiliare si dice pronto a sostenere questa posizione in tutte le sedi istituzionali, anche attraverso la presentazione di una mozione in Consiglio Comunale da sottoporre all’intera assemblea, nella speranza che venga approvata all’unanimità come atto politico forte e condiviso.
“Il dimensionamento scolastico non è solo una questione tecnica, ma una scelta politica che incide sul futuro della città – conclude Tizi –. Serve una visione di lungo periodo. Le ragazze e i ragazzi di Tuscania e dei comuni limitrofi devono poter studiare in un ambiente accogliente e con un’offerta formativa qualificata. Diamo loro la possibilità di scegliere e partecipare a questo percorso: anche questa è democrazia”.