TARQUINIA – L’Università Agraria di Tarquinia chiama alle urne la cittadinanza e mai come oggi – dichiara la candidata Anna Cedrini della lista Rinnova – fa appello al nostro senso civico per far sì che l’ente torni ad avere un’amministrazione motivata, duratura, capace di restituirgli il ruolo che merita.
In un contesto inusuale, ma tuttavia legittimo, in cui elettori e candidati, subiscono il disagio di una competizione senza avversari non per imposizioni o forzature ma per scelte politiche più o meno condivisibili, è importante sottolineare e ricordare a tutta la comunità, che chiunque si trovi al timone di una nave, ha bisogno di un equipaggio compatto, competente e preparato per affiancarlo e supportarlo in quelle che saranno le scelte future, sia di indirizzo politico che progettuale.
Tutto ciò non toglie che qualunque essa sia, la squadra, deve godere di una democratica legittimità e questo elemento lo si può ottenere solo attraverso la legittimazione del voto espresso dalla nostra comunità.
In questa tornata elettorale – continua la Cedrini – abbiamo un unico candidato alla carica di presidente, e se è vero che corre senza avere rivali (non certo per sua volontà), è anche vero che gode della stima non soltanto delle lite civiche che sostengono la sua candidatura, ma anche e soprattutto di una importante fetta dell’elettorato cittadino che non ha connotazioni o etichette di questo o quel movimento.
L’ente esce da un lungo periodo di commissariamento e questa è l’occasione per tornare ad essere parte integrante della vita e dell’economia quotidiana dell’intera collettività.
Grazie al sostegno dell’intera base elettorale, la nascente amministrazione, si sentirà anche moralmente legittimata al governo di questo importante ente che, vale la pena ricordare deve gestire, da buon padre di famiglia, quasi 7 mila ettari di terreno del territorio comunale e quindi, potrà operare al meglio in termini socio economici (diretti e indiretti che avrà l’intera comunità), ma, soprattutto, potrebbe finalmente puntare a raggiungere obiettivi fino ad oggi solo auspicati.
Basti pensare all’enorme patrimonio naturalistico – conclude Anna Cedrini – di centinaia di ettari di bosco mediterraneo ancora oggi popolate da specie animale di interesse comunitario; luogo ideale per sviluppare itinerari naturalistici per un turismo alternativo a quello del mare.
Non solo. Ci troveremo di qui a breve a gestire un imponente centro aziendale che, pur mantenendo la sua natura agricola, potrebbe, anzi deve, diventare un importante centro di conservazione delle produzioni agricole autoctone e delle tradizioni di cui tutti noi andiamo giustamente fieri ma delle quali, oggi si è quasi persa la consapevolezza.
La nostra terra è ricca ed orgogliosa e offre opportunità uniche che non si limitano alla sola attività agricola ma che offrono importanti sbocchi alternativi sul fronte mare. Dai campeggi alle pinete, all’unicità delle dune e della macchia mediterranea. Insomma enormi aree di grande pregio naturalistico nel quale si potranno sviluppare progetti ed iniziative funzionali a tutte le attività turistico ricettive presenti sul territorio e non solo.
Consapevoli del valore che l’Università Agraria ha per l’intera comunità tarquiniese, diamo il nostro contributo , attraverso l’espressione del voto, in modo da dare all’amministrazione che sarà chiamata a governare, uno strumento tanto più eterogeneo, sia dal punto di vista politico sia in termini di competenze.
L’Università Agraria deve tornare ad essere un ente che produce economia nell’interesse di una comunità che vuole e merita vivacità e concretezza progettuale distante da lotte ideologiche.
Questo è il momento di rimboccarsi le maniche e dimostrare che chi andrà a governare l’ente lo farà per riportare benessere ma, soprattutto, pacificazione in questa straordinaria cittadina che tanto amiamo: Tarquinia.