Tarquinia – Il Comune raddoppia l’appalto del controllo parcheggi, “contratto d’oro” da 5 milioni

TARQUINIA – Le spese folli della giunta Sposetti non conoscono sosta.

Tra cittadini sempre più esasperati, turisti che preferiscono guardare altrove e opposizioni sul piede di guerra, il Comune di Tarquinia sembra ormai specializzato in una cosa sola: spendere, e far discutere.

L’ultima trovata dell’amministrazione Sposetti riguarda il servizio di controllo delle aree destinate ai parcheggi a pagamento. Un tema apparentemente tecnico, ma che nasconde una gestione dai contorni a dir poco discutibili.

Per capire come siamo arrivati a questo punto, basta guardare indietro di qualche anno. Nel 2020, la precedente amministrazione aveva stipulato con la Ditech Srl un contratto regolare, della durata di cinque anni, per un importo complessivo di 1,7 milioni di euro. L’accordo prevedeva inoltre un aggio minimo del 45% sugli incassi da riconoscere al Comune: una formula equilibrata, che garantiva un ritorno economico diretto per la città.

Ora, a cinque anni di distanza, con il contratto in scadenza, l’attuale giunta ha pensato bene di “rilanciare”. Il nuovo bando, infatti, raddoppia la spesa pubblica per lo stesso servizio, fissando l’importo complessivo in 4,9 milioni di euro per sette anni. Tradotto: 700mila euro l’anno, contro i circa 340mila precedenti. Un rincaro di proporzioni colossali, senza che sia stato spiegato un solo motivo concreto.

La gara è formalmente aperta a più aziende (dunque non si tratta di un rinnovo automatico) ma resta la domanda che tutti si pongono: perché spendere più del doppio per lo stesso servizio? Forse la nuova amministrazione considera le strisce blu una miniera d’oro da cui attingere, o forse pensa che i cittadini non si accorgeranno di nulla. Peccato che, nel frattempo, le tasche dei tarquiniesi si svuotino e le priorità vere della città(dal decoro urbano alla manutenzione delle strade) restino in fondo alla lista.

Un’amministrazione che aumenta la spesa pubblica senza spiegazioni convincenti non è un’amministrazione trasparente, ma un’azienda che gioca con i soldi altrui. E a Tarquinia, di questa leggerezza, i cittadini sembrano averne abbastanza.