Civitavecchia – Minacce di morte a Mario Benedetti: biglietto e proiettile sul parabrezza vicino al Pincio

L’imprenditore-influencer stava prendendo un caffè. Indagano i Carabinieri

CIVITAVECCHIA – Questa mattina, nei pressi dello Chalet del Pincio, noto bar del centro, si è verificato un episodio inquietante.

Mario Benedetti, commerciante locale diventato popolare sui social per i suoi video-denuncia sulle criticità della città e sull’operato dell’amministrazione comunale, ha trovato sul parabrezza della propria auto un foglio piegato.

Pensando fosse una multa o una comunicazione, lo ha aperto: all’interno c’era la scritta «CHIUDITI LA BOCCA ALTRIMENTI MUORI» e, accanto al biglietto, un proiettile calibro 7,65 mm, utilizzato per armi corte e potenzialmente letale (vedi foto).

L’uomo ha immediatamente chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti sul posto per sequestrare il materiale e avviare gli accertamenti. Le indagini puntano a risalire all’autore del gesto, compiuto in pieno giorno in una zona molto frequentata, e a chiarirne la natura chiaramente intimidatoria.

«Come tutte le mattine sono andato a prendermi un caffè» – racconta Benedetti, raggiunto telefonicamente – «Quando sono uscito per andare al lavoro, ho notato un foglio piegato sul parabrezza. Mai avrei immaginato di trovarmi davanti a un proiettile e a una minaccia così pesante».

Da una prima ricostruzione, il gesto potrebbe essere stato premeditato: chi ha lasciato il biglietto sembra conoscere le abitudini di Benedetti e avrebbe agito con rapidità, senza timore di essere scoperto.

Come già segnalato in altri episodi di cronaca, l’area risulterebbe sprovvista di sistemi di videosorveglianza funzionanti: i Carabinieri, durante i primi sopralluoghi, avrebbero riscontrato l’assenza di telecamere operative lungo la via.

Gli inquirenti analizzeranno il biglietto e il proiettile alla ricerca di impronte o tracce utili, oltre a distinguere eventuali impronte dello stesso Benedetti da possibili segni lasciati dall’autore.

L’episodio alimenta un clima percepito come sempre più teso: il dibattito pubblico è acceso, le posizioni contrapposte, mentre persistono segnalazioni di degrado in varie zone della città. La vicenda preoccupa non solo Benedetti, destinatario diretto della minaccia, ma anche una comunità che chiede maggiore sicurezza e risposte concrete dalle istituzioni.