Viterbo – Il Cimitero avrà la sua sala del commiato, Socrem: “Luogo per qualsiasi etnia e religione”

VITERBO – Approvata a maggioranza, in Consiglio comunale,  la variazione di bilancio per la realizzazione della Sala del Commiato presso il Cimitero di San Lazzaro. A commentare la decisione la Socrem, Società Viterbese della Cremazione.

“Il Consiglio comunale di Viterbo ha compiuto un passo fondamentale nella creazione di una città dei diritti, soprattutto dei diritti di chi non ha più voce.

La costruzione di una sala per cerimonie funebri laiche è una richiesta dell’Associazione viterbese per la Cremazione che risale a quasi venti anni fa. Negli anni della giunta Michelini c’era stato un primo passo con la stesura di un progetto preliminare, consolidato poi nella seguente giunta Arena con l’inserimento dell’opera nel Piano triennale delle opere pubbliche, purtroppo però non si era mai andati oltre proprio per la mancanza di fondi.

Finalmente questo ostacolo, che pesava come un macigno, è stato rimosso con l’approvazione dell’accensione di un mutuo di 600,000 euro presso la Cassa Depositi e Prestiti”.

“La realizzazione della sala -spiega il neo presidente della Socrem Vincenzo Guerra – colma un vuoto nella città di Viterbo e nella Tuscia per le manifestazioni e le cerimonie legate all’ultimo saluto non solo per le persone che hanno scelto la cremazione ma segna anche un importante passo in avanti di civiltà e di rispetto di tutte le altre forme cerimoniali legate appunto all’ultimo saluto; un luogo dignitoso e accogliente dove etnie e religioni, parenti e amici di qualsiasi etnia, credo religioso e forme di sepoltura possono ritrovarsi per dare l’ultimo saluto al proprio caro. Il progetto dell’architetto Mario Todini sembra andare verso questa direzione; appare ben dimensionato rispetto alle esigenze della città e delle funzioni per le quali verrà costruito, lo caratterizza una sobria eleganza apparentemente semplice”.

Linda Natalini, storica presidentessa della Società Viterbese della Cremazione, sottolinea poi che: “Dopo anni di richieste e incessanti pressioni rivelatisi inutili, finalmente si vede, in questa approvazione, un atto concreto dell’Amministrazione comunale verso la realizzazione della Sala che dovrà essere un luogo di accoglienza per tutte le nuove e crescenti realtà religiose ed etniche”.