TUSCANIA – Lupi alle porte di Tuscania.
Nelle ultime ore sono arrivate numerose testimonianze: in zona Peschiera, sabato notte, sono stati avvistati due lupi, mentre sabato mattino tre esemplari sono stati notati lungo strada Guadigliolo, a ridosso dell’ultimo centro abitato di Tuscania. La sera precedente, quattro lupi sono stati visti in strada Arlenese, in zona Bassetta.
Non si tratta di episodi isolati. Negli ultimi mesi, i lupi stanno mostrando una presenza sempre più costante non solo nelle campagne, ma anche nelle aree limitrofe ai centri abitati.
Il lupo appenninico (Canis lupus italicus) è una specie protetta, tornata a crescere negli ultimi decenni grazie alle politiche di conservazione e al decremento della caccia illegale. La sua presenza si è riestesa lungo tutta la dorsale appenninica fino alle Alpi e alla Maremma, zone dove la natura aperta e la fauna selvatica offrono cibo e rifugi.
Ma quando la disponibilità di prede naturali (cinghiali, caprioli, lepri) diminuisce, o quando le aree fredde e boschive attirano meno animali, i branchi si spingono in zone intermedie (prati, pascoli, margini di campagna, fino a lambire i centri abitati).
Le valli e le colline intorno a Tuscania sono un mosaico di vigneti, oliveti e prati tra boschi e fiumara, habitat ideale per ungulati e selvaggina. A questo si aggiunge un fattore chiave: la presenza di animali domestici non protetti, come galline, oche, ovini o cani lasciati liberi la notte, che risultano una preda più semplice rispetto ai selvatici.
Il lupo non è interessato agli esseri umani, ma non distingue fra cane predatore o cane da compagnia: vede un potenziale rivale o una potenziale risorsa di cibo. Da qui la necessità di prudenza.

