La sezione di Sinistra Italiana di Tarquinia ricorda la rottura avvenuta nei mesi scorsi, quando il partito è stato esclusa dalla maggioranza
TARQUINIA – Sinistra Italiana attacca duramente la convergenza dei partiti sulla candidatura di Alessandro Romoli alla presidenza della Provincia di Viterbo, definendola «l’ultimo atto di un processo politico interno, lontano dai cittadini e privo di visione».
Nel comunicato diffuso dalla sezione tarquiniese, il partito parla apertamente di una «operazione di potere» frutto di accordi tra le forze politiche, e non di un confronto sui bisogni reali del territorio. Per Sinistra Italiana, la scelta condivisa su Romoli – già presidente in carica e segretario provinciale di Forza Italia – rappresenta «la conseguenza più evidente» di un sistema che ha sottratto ai cittadini il diritto di eleggere direttamente gli organi provinciali.
«È una cambiale in bianco che viene puntualmente ripagata con l’opportunismo», scrive il direttivo, denunciando come gli equilibri interni ai partiti prevalgano su temi come sviluppo, servizi, ambiente e giustizia sociale.
Il partito ricostruisce così la dinamica politica delle ultime settimane: la precedente maggioranza in Provincia, sostenuta da un’inedita alleanza tra PD e Forza Italia, avrebbe retto finora grazie a un patto di equilibrio. Oggi, con Fratelli d’Italia intenzionata a ricomporre il campo del centrodestra in vista delle future scadenze elettorali, il sostegno a Romoli sarebbe diventato «strategico».
Più critiche le parole rivolte al Partito Democratico, accusato di voler mantenere posizioni di potere e di sostenere Romoli «molto meno legittimamente», pur essendo espressione di un altro schieramento. Una scelta che, secondo Sinistra Italiana, contraddice l’obiettivo proclamato dal PD di costruire un “campo largo” progressista.
Il comunicato fa riferimento anche alla situazione politica locale. La sezione di Tarquinia ricorda la rottura avvenuta nei mesi scorsi, quando Sinistra Italiana è stata esclusa dalla maggioranza guidata dal sindaco Sposetti.
Il partito sostiene che, se fosse rimasto al governo della città, non avrebbe avallato «né il sostegno a Romoli, né scelte poco lungimiranti», citando anche il precedente dossier Talete.
Critiche anche al recente posizionamento del PD tarquiniese sul piano portuale promosso dalla Regione Lazio a guida centrodestra: secondo Sinistra Italiana, l’amministrazione comunale avrebbe «fatto propria» una proposta politica della destra, pur dichiarandosi alternativa.
Il direttivo di Sinistra Italiana ribadisce infine la volontà di costruire un’opposizione «chiara e coerente», convinto che la Provincia di Viterbo e Tarquinia abbiano bisogno di una politica «capace di lavorare per il bene comune e non per la stabilità dei giochi di potere».
Il comunicato si chiude con un riferimento al Movimento 5 Stelle e con l’appello a «restituire dignità alla democrazia territoriale».

