LORETO – Il 10 dicembre, ogni anno, il cielo e la terra sembrano incontrarsi in un unico abbraccio di fede. È la festa della Madonna di Loreto, patrona di tutti gli aviatori: una ricorrenza che nasce da un’antica tradizione e da un mistero che continua ancora oggi ad affascinare credenti e studiosi.
Al centro di questa storia c’è la Santa Casa, quel piccolo edificio custodito nella Basilica di Loreto, nelle Marche, che secondo la tradizione sarebbe la stessa abitazione di Nazareth dove Maria ricevette l’annuncio dell’angelo e dove Gesù visse la sua infanzia.
Le pietre della casa, venerate da milioni di pellegrini ogni anno, portano con sé un viaggio che ha dell’incredibile: da Nazareth a Tersatto, in Dalmazia, e poi ancora fino alla collina di Loreto, dove si trova oggi.
Secondo la devozione popolare, fu la mano degli angeli a trasportarla: un volo miracoloso attraverso il Mediterraneo, per salvarla dalle distruzioni e dall’avanzata musulmana in Terra Santa.
Una leggenda che ha radici nel Medioevo e che ha ispirato generazioni di fedeli, artisti, poeti e… uccelli d’acciaio.
Non a caso, proprio per questo straordinario viaggio “aereo”, la Madonna di Loreto è stata proclamata patrona dell’Aeronautica Militare e di tutti coloro che volano, militari e civili.
Negli anni la scienza ha cercato di aggiungere qualche tassello di verità storica a questo enigma.
Alcuni studi suggeriscono un trasporto via mare operato dalla nobile famiglia bizantina degli Angeli, da cui sarebbe nata la “versione celeste” del trasferimento. Ma per i fedeli, questo non cancella l’essenza del prodigio: quella Casa è davvero un frammento di Terra Santa approdato nel cuore d’Italia, custode della storia più intima della famiglia di Nazareth.
A Loreto, l’architettura della basilica avvolge la Santa Casa come una preziosa reliquia: marmi scolpiti, arte rinascimentale, un vortice di luce e silenzio che accompagna il pellegrino nell’incontro con Maria. Qui, l’umiltà di una abitazione di pietra diventa centro del mondo, testimonianza di come Dio abbia scelto il quotidiano per farsi presente nella vita degli uomini.
Per gli aviatori, la Madonna di Loreto è madre e guida. Nei voli di addestramento, nelle missioni lontane, nei cieli difficili, il suo nome è una protezione invocata da chi affida alle ali un pezzo del proprio destino.
Ogni 10 dicembre, nelle basi militari e negli aeroporti, si celebra una Messa speciale, un momento di memoria per chi ha perso la vita in servizio e un grazie per chi continua a solcare i cieli con coraggio e passione.
Oggi, più di ieri, il messaggio di Loreto parla a tutti: la casa che viaggia, che supera confini e paure, è simbolo di un’umanità chiamata a ritrovare riparo, radici, fiducia. È Maria che accoglie, protegge, accompagna. È una storia che sfugge alla logica e che proprio per questo illumina i cuori.
Guardando il cielo, chi vola trova nella Madonna di Loreto una compagna di viaggio. Chi resta a terra, in quel piccolo edificio di pietra ritrova la memoria di un sì che ha cambiato la storia del mondo.

