TARQUINIA – Riceviamo e pubblichiamo – Nella seduta del Consiglio comunale convocato il 13 settembre, per la presa d’atto delle dimissioni presentate dal Sindaco Pietro Mencarini e protocollate in data 3 settembre u.s. c’erano due grandi assenti: il sindaco Mencarini e la chiarezza.
Eppure, i consiglieri di opposizione Sandro Celli e Anselmo Ranucci, in nome della cittadinanza, hanno chiesto esattamente e unicamente che la maggioranza facesse chiarezza sulle motivazioni che lo stesso Sindaco definisce “politiche”, le quali lo hanno indotto a lasciare dopo alcuni mesi, la guida dell’amministrazione cittadina. Nel domandare spiegazioni, hanno citato frasi, pronunciate dallo stesso Sindaco dimissionario, che di lusinghiero nei confronti dei membri della sua stessa maggioranza, avevano ben poco e che da sole, sarebbero dovute bastare a suscitare una reazione, un moto di orgoglio, il bisogno di dare giustificazioni plausibili ai cittadini che erano accorsi numerosissimi, se non altro, per aiutarli a capire.
Invece niente. Il silenzio di assessori e consiglieri di maggioranza, è stato scrosciante. L’”Orchestrina del Titanic”, forse ammutolita dall’imbarazzo, ha smesso di suonare proprio nel momento in cui aveva il dovere di emettere illuminanti note chiarificatrici. E cosi, gli unici elementi che si possono correttamente trarre da questa vicenda, sono quelli derivanti dalle dichiarazioni di Mencarini il quale, stufo dell’immobilismo, dell’inimicizia. dell’eccessiva ambizione personale dei suoi amministratori che evidentemente costituiva insormontabile intralcio all’azione di governo, ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di amministrare la cosa pubblica e trarne, correttamente, le logiche conseguenze.
L’imbarazzo, l’incapacità di dare spiegazioni, l’arrancare del Presidente del consiglio sul crinale di argomentazioni speciose (Tutti colpevoli, nessun colpevole), forse sono più eloquenti di mille chiarimenti politici. Forse, il momento di voltar pagine è arrivato prima di quanto chiunque si sarebbe aspettato, ma sarà la data del 23 settembre, giorno in cui le dimissioni di Pietro Mencarini diverranno irrevocabili, che ce lo dirà con assoluta certezza.
Segreteria PD di Tarquinia