Il Comune di Terni, in dissesto finanziario, possiede 9 farmacie e una parafarmacia che negli ultimi anni hanno prodotto solo perdite o utili irrisori per la collettività, rispetto al giro d’affari e ai fatturati milionari. Ora la nuova amministrazione di centrodestra, sostenuta su questo tema anche dal M5S, intende mantenere la proprietà pubblica delle farmacie comunali e provare a migliorare la gestione affinché possano produrre utili per il Comune e i cittadini
Il consiglio comunale di Terni, nella seduta di giovedì, ha sospeso la procedura per la vendita della società farmaceutica comunale, FarmaciaTerni srl. La delibera di giunta, approvata dal consiglio, è passata anche con i voti del M5S: in totale sono stati 25 i consiglieri a favore e 4 gli astenuti (PD e Senso Civico). Congelata la cessione delle quote la giunta di centrodestra intende definire e avviare un percorso di riorganizzazione della società pubblica.
In aula il sindaco Leonardo Latini ha spiegato che “l’atto approvato recepisce gli indirizzi della nuova Amministrazione Comunale che, come enunciato nel Documento unico di programmazione, per la società FarmaciaTerni srl prevede l’obiettivo operativo di un miglioramento gestionale dell’Azienda”.
L’ASSESSORE AL BILANCIO: “SERVONO ALMENO 4 ANNI” – Anche l’assessore al Bilancio, Fabrizio Dominici, è in perfetta sintonia con il Sindaco. Per Dominci le farmacie municipali e l’azienda pubblica che le gestisce “al momento non è vendibile e secondo i nostri calcoli per rimettere in sesto l’azienda ci vorranno quattro anni, per cui si dovranno valutare diverse ipotesi per far tornare i conti”.