I mezzi dell’elisoccorso sono arrivati dopo 5 minuti sul posto e trasportato i feriti più gravi in ospedale dopo solo mezz’ora
RIETI – La tragedia di Borgo Quinzio poteva avere proporzioni maggiori di quelle accertate alla fine di una terribile giornata. Prima l’incendio al distributore di benzina, poi l’esplosione che ha travolto anche i vigili del fuoco accorsi per intervenire.
Quel punto della Salaria, tra Rieti e Roma, dove i pompieri stavano intervenendo per un incendio e un’esplosione in un distributore Ip di carburanti al chilometro 39, in prossimità di Borgo Quinzio (Rieti) è trafficatissimo. I soccorritori hanno impiegato diverso tempo prima di arrivare, via strada, sul luogo della tragedia. Ricordiamo. Il bilancio della tragedia è pesante. Due morti tra cui uno è il vigile del fuoco, Stefano Colasanti con diciassette feriti e tre di questi in codice rosso.
Bilancio però che poteva essere ben più grave se non fossero giunti sul posto, solo dopo cinque minuti, i medici e soccorritori a bordo dei Pegaso 118 partiti dalla vicina base di Fonte di Papa, sempre sulla Salaria e dalla base di Tarquinia.
I medici a bordo hanno prestato soccorso, aiutati dagli uomini del soccorso alpino, a stabilizzare e trasportare velocemente i feriti più gravi negli ospedali allertati di Roma.
Le immagini che si sono presentate agli uomini di Elitaliana erano quelle di uno scenario di guerra. Fiamme, distruzione, feriti che urlavano e corpi dilaniati da quel terribile scoppio.
Il comandante Alessandro Giulivi dopo aver fatto avanti e indietro con gli ospedali è rimasto con il suo elicottero fino a buio inoltrato nell’eventualità di dover portare velocemente qualcuno che in quel momento si riteneva fosse disperso.