Viterbo- Riceviamo e pubblichiamo – Un patrimonio di 8000 like continuamente in crescita, gestito con cura, senza alcun riferimento alla violenza o a quella presunta xenofobia che ci viene puntualmente addebitata, ci è stato sottratto senza tanti complimenti.
La censura di un social sempre più asservito al dilagante Pensiero Unico s’è abbattuta sulla comunità viterbese, una delle più numerose e vecchie d’Italia, quasi a voler anticipare di qualche ora i deliranti appelli politici di Repubblica e di Saviano finalizzati a silenziare del tutto l’unico movimento realmente sovranista presente sul territorio nazionale.
Una follia che non ha precedenti nella storia.
Secondo i cani da guardia di Facebook, la pagina è stata prima oscurata e poi cancellata del tutto perchè il simbolo nazionale di CasaPound Italia violerebbe gli standard del social. Anche se appare persino assurdo sottolinearlo, parliamo di un simbolo ampiamente riconosciuto, regolarmente presente sulle schede elettorali ed apparso in occasione di competizioni di ogni ordine e grado in Italia ed in Europa senza che alcuna autorità pubblica nazionale avesse qualcosa da eccepire.
La pagina, ribadiamo, ha sempre tenuto un comportamento impeccabile in termini di policy, non è mai scaduta nel triviale ed è sempre stata gestita entro rigorosi standard ispirati esclusivamente a canoni culturali e letture quotidiane di ogni accadimento da un altro -legittimo- punto di vista rispetto a quello dominante. Tutto questo senza mai subire, prima di oggi, avvisi, segnalazioni o blocchi temporanei.
Del resto, solo un illuso od uno sciocco può credere che la sopravvivenza di un’idea sia direttamente proporzionale a quanto il Sistema la reputi legale o ammissibile. Con il paradosso tipico dei nostri giorni, dove un mezzo nato per pubblica utilità (anche se privato) riesce a fare carta straccia delle leggi italiane, le quali garantiscono, fino a prova contraria, l’esistenza di CasaPound in tutti gli ambiti
CasaPound Viterbo