Doveva diventare segretario generale al posto della Macii. Relazionerà il suo ultimo bilancio il 14 novembre al Comitato di Gestione e concluderà, non senza polemiche, la sua “avventura” a Molo Vespucci
CIVITAVECCHIA – Siamo ai titoli di coda. Almeno per quello che riguarda Paolo Risso, dirigente amministrativo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale, assunto in quel ruolo, lasciato vacante da Pasqualino Monti, nel marzo del 2017.
Avrebbe dovuto comunicare questa sua decisione nella riunione di giovedì del Comitato di Gestione, dove relazionerà, per l’ultima volta, almeno per quello che lo riguarda, il bilancio di previsione del 2020.
Tutto rimandato al 14 novembre, anche se, rumors sempre più forti, lo vedrebbero già da lunedì prossimo, nel suo nuovo ufficio della Fondazione IDI in veste di direttore generale.
La partenza di Paolo Risso è stata annunciata o comunque ventilata più volte. In questi ultimi tempi, sempre più spesso in contrasto con il presidente Francesco Maria Di Majo, aveva avuto dei ripensamenti perché, più volte, gli era stata prospettata la possibilità di andare a ricoprire il posto da segretario generale a Molo Vespucci al posto dell’attuale e sempre più autonoma ed indisciplinata, Roberta Macii.
Secondo fonti interne a Molo Vespucci, Paolo Risso, avrebbe maturato questa decisione non vedendo più alcuna prospettiva e via d’uscita, anche dal punto di vista professionale, nella gestione, poco lungimirante e sempre più improvvisata, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale.
Lascerà le carte in regola, questo sì, ma con una spada di Damocle che si ritroveranno sulla testa, quando ad aprile del 2020 si dovrà approvare il bilancio, non solo il Comitato di Gestione, ma anche il presidente e il suo futuro sostituto che potrà essere scelto dalla vecchia graduatoria, oppure, attraverso un nuovo bando pubblico.
Paolo Risso, lascia quindi, senza ripensamenti futuri, Molo Vespucci. L’attuale presidente Di Majo, sapendo la validità ormai certificata del dirigente, ha tentato più volte di trattenerlo promettendo Macii e monti.
Purtroppo le promesse sono rimaste tali. La forte crisi economica che ha travolto il porto si concretizzerà proprio ad aprile, quando bisognerà mettere una toppa su un bilancio che avrà una casella con -19 milioni di entrate legate al traffico merci.