Roma – È attesa per oggi la sentenza della Corte di Cassazione sul caso della morte di Marco Vannini, il ragazzo di appena vent’anni morto la notte tra il 17 e il 18 maggio a casa della fidanzata Martina. Al banco degli imputati siede tutta la famiglia Ciontoli: la Cassazione dovrà decidere se confermare le sentenze emesse dalla Corte d’Appello o se il processo si debba rifare da capo.
In primo grado Antonio Ciontoli era stato condannato a 14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale, mentre la moglie e i due figli a tre anni per omicidio colposo. La fidanzata di Federico Ciontoli, Viola Giorgini, è stata invece assolta dalle accuse. La sentenza per Antonio Ciontoli è stata ridotta in appello a cinque anni, derubricando il reato a omicidio colposo con colpa cosciente. I legali di entrambe le famiglie, Ciontoli e Vannini, hanno presentato ricorso alla Cassazione: i primi per chiedere l’esclusione dell’aggravante della colpa cosciente per Antonio Ciontoli e l’assoluzione per moglie e figli, i secondi per vedere riconosciuto l’omicidio volontario. In tanti da tutta Italia si sono ritrovati questa mattina a Piazza Cavour per dare sostegno a mamma Marina e papà Valerio, quasi 70 mila le adesioni sul gruppo fb “Giustizia e verità x Marco Vannini” da sempre al fianco dei due genitori.