Orlandi ha “finanziato” la Marini con 50 euro (!!) mentre Dal Maso risulta indagato in un procedimento nel quale non sono state nemmeno formalizzate le accuse
Il neo direttore generale dell’ospedale di Terni, Maurizio Dal Maso, replica alle polemiche innescate dal gruppo del M5S al consiglio regionale dell’Umbria, sui procedimenti penali pendenti dei dirigenti sanitari nominati dalla giunta regionale. La governatrice Catiuscia Marini, nell’apprezzare le spiegazioni di Dal Maso, dal proprio profilo facebook ha invitato “i rancorosi a stare sereni” aggiungendo che “la verità è sempre rivoluzionaria”.
Pubblichiamo la nota della direzione generale dell’Azienda Ospedaliera di Terni
A seguito della continua diffusione di notizie pubblicate con evidente intento lesivo della professionalità e della onorabilità del dottor Maurizio Dal Maso, attuale direttore generale della Azienda ospedaliera di Terni, la stessa azienda ritiene necessario precisare quanto segue:
La fonte giudiziaria citata, ovvero l’articolo apparso nel 2014 su Il Messaggero, cui è peraltro seguita una immediata querela per diffamazione che è tuttora in corso, coincise con il pensionamento del pubblico ministero che aveva seguito fino ad allora le indagini a cui si fa riferimento in questi giorni. Dopo questo articolo non è accaduto nulla e si è arrivati alla fine del 2015 quando è stato notificato a Dal Maso un atto di conclusione delle indagini preliminari senza che egli avesse mai saputo che tali indagini fossero in atto e che lo riguardassero e senza che, in tutti questi anni, nessuna autorità competente avesse ritenuto utile o necessario ascoltarlo o acquisirne una testimonianza. In tal senso non è ancora stato formulato alcun capo d’imputazione per il quale Dal Maso possa essere chiamato a rispondere in qualità di imputato.
Le funzioni specifiche del direttore sanitario, in quanto medico, sono ovviamente molto lontane dai fatti contestati e infatti il dottor Dal Maso è coinvolto in quanto firmatario di delibere, cosa peraltro vincolante dato che le stesse devono essere sempre firmate dal direttore generale, sanitario e amministrativo, e il cui contenuto tecnico e la completezza amministrativa ovviamente non può essere contestato, discusso, giudicato o valutato dal direttore sanitario. Peraltro già la perizia di parte del pubblico ministero esclude colpe dirette in relazione alle accuse nei suoi confronti e, in attesa di potere documentare in udienza preliminare, se e quando questa verrà programmata, l’estraneità ai fatti contestati, Dal Maso si è già dichiarato disponibile a ogni eventuale confronto.
In relazione alla presunta inconferibilità o incompatibilità con lo svolgimento della funzione di direttore generale della azienda ospedaliera di Terni, non esistono al momento nessuno degli elementi che possano essere invocati, essendo stato assolto con formula piena nei precedenti procedimenti conclusi e, nel caso in questione, essendo ancora in attesa di vedere quando ci sarà l’udienza preliminare e le successive decisioni del Gup. In relazione a quanto sottoscritto da Dal Maso in data 26 febbraio 2016 non esiste pertanto alcun problema formale o sostanziale o fatto ostativo o invalidante della stessa dichiarazione.
Dal Maso informa che ha dato mandato ai suoi legali di perseguire in ogni sede tutti coloro che useranno strumentalmente vicende giudiziarie nemmeno iniziate e dunque assolutamente lontane da sentenze e usate al solo scopo di lederne onore, prestigio e professionalità. Infatti le precedenti “vicende” giudiziarie che lo hanno visto coinvolto in qualità di direttore sanitario della azienda ospedaliera Umberto I di Roma, dal 2005 al 2010 si sono tutte concluse con assoluzione piena confermata, in un caso anche in appello. Ovviamente questi fatti e le relative sentenza di assoluzione non fanno “notizia” mentre lo altre illazioni come quelle attualmente pubblicate trovano ampio risalto anche se privi di fondamento giuridico.
In conclusione l’idoneità di Dal Maso a svolgere la funzione di direttore generale della azienda ospedaliera di Terni e la correttezza nella scelta emerge dal suo curriculum professionale che lo pone come professionista qualificato ed esperto e, per quanto riguarda questa unica e ultima vicenda rimasta aperta, la stessa è ancora in fase istruttoria. Sarà ovviamente cura di Dal Maso aggiornare la presidenza della giunta regionale in merito ai futuri sviluppi.