VITERBO – Michael Aaron Pang, 23enne statunitense a processo per l’omicidio del commerciante Norveo Fedeli, ha scattato una foto del cadavere dopo averlo ucciso a colpi di sgabello il 3 maggio del 2019 nel suo negozio in via San Luca, in pieno centro a Viterbo. Ieri in aula ha testimoniato il perito informatico che ha analizzato il cellulare del ragazzo.
Il tecnico non è riuscito a risalire alle traduzioni effettuate tramite un traduttore simultaneo, che il giovane utilizzava per farsi capire, in quanto l’app ha cancellato i dati nell’immediato; tuttavia sono rimaste delle chat che non riguarderebbero i dissidi tra i due. Durante l’udienza, un altro perito ha riferito in merito alle impronte digitali presenti sullo sgabello e altri oggetti trovati sulla scena del crimine.
“È stata un’udienza complicata sotto il profilo tecnico – spiega l’avvocato Fausto Barili, difensore della famiglia della vittima – ma le informazioni che sono emerse sono necessarie ai fini dell’accertamento dei fatti e si pongono a sostegno della posizione accusatoria.
Sono risultati rilevanti che dimostrano che non ci sia stata una colluttazione e che smentiscono le dichiarazioni dell’imputato. Inoltre, la fotografia che è stata rinvenuta è un elemento fondamentale che porterà alle dovute riflessioni che verranno esposte in aula”.
Per il legale di Michael Aaron Pang, Remigio Sicilia, la foto ritrovata nel telefono è un elemento nuovo e significativo in quanto rappresenta un riferimento temporale che riconduce al momento dell’omicidio: “Spiegheremo i motivi per i quali è stata scattata in sede di dibattimento. Le tracce di sangue e di dna appartenenti a Pang per noi sono il riscontro scientifico che conferma l’azione efferata del giovane americano”