Polemiche sulle assunzioni all’Istituto zooprofilattico, dopo la selezione pubblica, vinta da Chiara Castellani, per un posto da addetto alla comunicazione dell’Ente. Riaccesi i riflettori sul concorso, del 2011, della dirigente Carla Marini, cugina della governatrice Catiuscia e moglie del consigliere regionale socialista Silvano Rometti. Una foto su facebook la ritrae insieme alla vincitrice della selezione
L.P. per “UmbriaON”
Le vie del Signore, si sa, sono infinite. Ma, ogni tanto, anche quelle della politica. E qualche dubbio continua a farlo sorgere lo strano caso della selezione pubblica per assegnare il posto ad un comunicatore all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Umbria e Marche.
I social Forse hanno proprio ragione Fedez e J Ax che, per l’estate 2016, hanno consegnato agli italiani il nuovo tormentone ‘Vorrei ma non posto’. I social network infatti, spesso possono essere davvero insidiosi. E così la presidente della commissione dell’Istituto zooprofilattico, che da gennaio 2012 è direttore di struttura complessa, su Facebook appare anche in un’altra foto, stavolta un ritratto di famiglia. E’ domenica 10 luglio, Carla Marini sorride, infatti, mentre al matrimonio della figlia si fa un bel selfie con sua cugina, la presidente Catiuscia Marini.
Le coincidenze L’Umbria, certamente, è un posto piccolo, gli amori sbocciano nello stesso gruppo di amici e tutti, alla fine, si conoscono. Così la dirigente dell’istituto zooprofilattico, che poi è pure la signora Rometti – è infatti coniugata con l’ex assessore all’ambiente Silvano, oggi consigliere regionale in quota Socialisti – viene fuori che già nel 2011 finì al centro di una spinosa polemica sempre per via di un concorso. In quel caso lei era dall’altra parte del tavolo e da dirigente biologa di struttura semplice divenne dirigente biologa di struttura complessa.
Le polemiche Anche in quel caso, le polemiche non mancarono. La bufera scoppiò dopo che alcuni dipendenti dell’ente, in forma anonima, inviarono una lettera denunciando l’esito già stabilito a tavolino di un concorso bandito in estate, proprio a cavallo di Ferragosto. Sulla questione ci fu pure un’interrogazione in consiglio regionale.
I chiarimenti Ecco che allora, forse, qualcuno dovrebbe tranquillizzare gli esclusi di ieri, come quelli di oggi, spiegando che – perché non c’è dubbio: è andata certamente così – le parentele non c’entrano niente e la politica ancora meno. Che il concorso all’istituto zooprofilattico è stato fatto nel rispetto di tutte le norme, che chi ha vinto la selezione rispecchia perfettamente il profilo e il curriculum del ‘comunicatore’ ricercato. Anche tutti quei giornalisti che, a priori, sono stati esclusi dal bando perché non hanno una laurea triennale in scienze della comunicazione e non hanno tra i 18 e i 32 anni.
Fonte: “UmbriaON”