La nave era partita dal porto di Civitavecchia con destinazione Savona ma davanti all’isola toscana finì sugli scogli
CIVITAVECCHIA – Nove anni fa, il 13 gennaio 2012, la nave da crociera Costa Concordia, con oltre 4.200 persone a bordo, si inabissò davanti all’isola del Giglio (Grosseto) dopo aver urtato un piccolo scoglio. Il naufragio costò la vita a 32 persone e per la tragedia è stato condannato in via definitiva nel 2017 a 16 anni di reclusione l’ex comandante della nave, Francesco Schettino. In forma ristretta, causa Covid, le cerimonie di commemorazione delle vittime.
La tragedia Erano le 21:45 del 13 gennaio 2012 quando la nave da crociera Costa Concordia, in navigazione da Civitavecchia a Savona, urtò il più piccolo degli scogli de Le Scole, situati a circa 500 metri dal porto dell’Isola del Giglio. A seguito dell’impatto, che provocò uno squarcio di 70 metri, la nave sbandò sulla destra fino a sprofondare verso il fondale con la sola prua emergente. Trentadue persone sulle 4.232 a bordo persero la vita mentre decine furono i feriti.
La condanna di Schettino Il comandante Francesco Schettino fu condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione il 12 maggio 2017 a 16 anni di carcere con l’accusa di omicidio colposo plurimo. Schettino, che sta scontando la sua pena nel carcere romano di Rebibbia, attende che la Corte europea di Strasburgo decida la data per discutere il ricorso che il suo legale, l’avvocato Saverio Senese, ha depositato. Lo stesso legale si è detto pronto a depositare a Genova il ricorso per la revisione della sentenza del processo “entro prossima settima, perché riteniamo ci siano prove significative che non sono state vagliate adeguatamente, così come ne sono sopravvenute di nuove non prese mai in considerazione. – ha affermato all’Adnkronos -. Schettino non ha avuto alcuna responsabilità di omicidio colposo. Per quanto riguarda invece il naufragio non impugneremo la sentenza, perché ci sono colpe del mio assistito”.
Al Giglio cerimonie ristrette causa Covid Intanto, per la commemorazione dei nove anni dalla tragedia, all’Isola del Giglio ci saranno iniziative nel rispetto delle misure anti-Covid. Il programma prevede alle ore 11 a Giglio Porto la santa Messa, alle ore 12:15 a Punta Gabbianara, il punto dove la nave si incagliò, sarà deposta una corona di fiori in ricordo delle vittime. Alle 21:45 inoltre davanti alla lapide commemorativa sul molo Rosso, ci sarà una preghiera per le vittime e la benedizione. Infine, alle ore 21:45 e 7 secondi, orario esatto dell’impatto con gli scogli ci sarà la consueta “tufata” di sirene nel porto.