CIVITAVECCHIA – “Si chiude quindi la lunga gestione di Pasqualino Monti all’Autorità Portuale. Diamo quindi il benvenuto all’ammiraglio Dell’Anna: ha in mano uno strumento principe per lo sviluppo di un territorio che ha grande bisogno della creazione di posti di lavoro e il suo profilo lascia ben sperare nella sua capacità di esprimere le potenzialità di una infrastruttura strategica per l’intera nazione ma che negli ultimi anni ha segnato una preoccupante flessione”. “Ci auguriamo che Civitavecchia possa voltare pagina e, di cuore, che l’ormai ex presidente e commissario possa risolvere gli aspetti controversi che sono emersi in queste ultime settimane.
Ciò perché non abdichiamo alla nostra cultura fortemente garantista. Al contempo, non possiamo neanche sorvolare sui risvolti che proprio queste vicende hanno portato alla luce. Il tempo ci ha dato ragione: oggi Forza Italia è una forza politica, nonostante sia tra le più radicate sul territorio, rimasta fuori dal Consiglio Comunale per effetto di accordi sotterranei, travasi di voti e invasioni di campo che hanno caratterizzato l’ultima campagna elettorale.
È questo un dato di fatto accertato. Dapprima Monti ha sostenuto il dirigente dell’Autorità Portuale e suo responsabile comunicazione Massimiliano Grasso (uno che diceva che la nostra candidatura dipendeva da Roma: a sentire le intercettazioni si scopre il contrario…).
Lo stesso Grasso che controlla un quotidiano locale e possedeva una tv locale allora venduta a un milione e duecentomila euro a una Fondazione Bancaria che all’epoca gestiva fondi pubblici.
In pratica un impero cittadino (Autorità Portuale, Giornale, Tv, Fondazione: praticamente tutto) in mano ad una sola persona: chissà che ne pensa il nuovo commissario…
In tutto questo, sempre secondo le intercettazioni lette da un giornale informatico, il silenzio assordante dei cosiddetti grillini del Pincio, forti con i deboli e deboli (compromessi?) con i poteri forti.
Non una parola, non una smentita di questi Robin Hood al contrario. Tutto come avevamo già immaginato: i voti dell’Autorità ai Cinque Stelle sempre da come si legge (mentre Grasso, non potendo prendersela col suo capo, accusava Forza Italia di aver spaccato il centrodestra), poi il nome di Monti nella terna, l’accordo sui due milioni di euro e il silenzio sulla gestione del porto.
Mentre a Marietta Tidei vorremmo ricordare che Moscherini, da capo dell’opposizione, ha fatto il suo dovere davanti agli elettori nel dare la spallata decisiva all’amministrazione di suo padre e poi ha cercato pure di portare lavoro al porto, senza riuscirci, anche per le omissioni di quel governatore della regione Lazio cui pure il Pd locale ha portato diligentemente i suoi voti senza (a quanto pare…) essere ricambiato.
Perciò il centro-sinistra rivolga altrove, e nel suo perimetro, le rimostranze del caso.
Oggi serve voltare pagina: all’Autorità Portuale ciò è avvenuto, ora serve che accada anche a Palazzo del Pincio dove siede un sindaco eletto grazie ad accordi che potremmo, nel caso le intercettazioni fossero vere e ad ora non smentite (sarebbe comunque tardi e forse fanno meglio cosi) torbidi e che continua a fare finta di nulla, con una tale faccia tosta da permettersi pure di cianciare di legalità insieme a consiglieri ed assessori del suo Movimento, mentre la città affonda nella disoccupazione, nei disservizi e nel degrado.
E Forza Italia è già pronta a fare piazza pulita di tutto ciò, forte del consenso che i cittadini, stavolta, sapranno benissimo dove concentrare”.
FORZA ITALIA