Fratelli d’Italia snobbano i richiami del sindaco e i suoi sodali, chi ha tradito la parola data una volta non esiterà a farlo una seconda…
CIVITAVECCHIA – Se non fosse tutto vero quello che stiamo per raccontarvi sembrerebbe la sceneggiatura di un film. Comico ovviamente.
La situazione politica della maggioranza di centrodestra a Civitavecchia si sta incancrenendo. Da Roma, vista l’ingarbugliata decisione sul nome del nuovo sindaco e la difficoltà degli uomini Lega su tutti i territori, stanno spingendo sul sindaco Ernesto Tedesco (sulla carta leghista) affinché riveda la scellerata decisione di epurare Fratelli d’Italia dal gruppo che lo portò in trionfo al Palazzo del Pincio.
Fratelli d’Italia è irremovibile e silente. Ripristino stato e dignità o non se ne fa nulla. Queste le condizioni mai mutate dal momento della loro cacciata dalla maggioranza. Non si aspettano certo le scuse da chi non è in grado di ammettere i propri errori ma poco importa.
Gli altri, Lega, Forza Italia, Lista Tedesco e comunisti vari infiltrati per dimostrare la loro disponibilità al dialogo hanno redatto una lettera inviata, si dice, ai vertici regionali dei vari partiti.
Una sorta di decalogo che ricorda lettere di nazista memoria. Fabiana Attig è censurata. Sta sulle palle a tutti e non la vogliono più tra le loro promiscue fila. Quelli di Fratelli d’Italia possono rientrare, magari senza Grasso e Galizia che stanno sulle scatole pure loro e con una new entry che potrebbe essere quella di nominare assessore Giancarlo Frascarelli (così una volta dimesso è facile bruciarlo e far entrare il primo dei non eletti di Forza Italia).
In tutto questo grande caos a livello politico c’è chi prepara la secchiata d’acqua gelida in vista dell’inverno. Intorno ad ottobre tanto per intenderci.
Tra le tante esilaranti comparsate a destra e manca di membri, membretti e cazzabubboli di questa sgangherata maggioranza chi se la ride sono proprio quelli di Fratelli d’Italia che non aspettano altro che entrare in possesso di questa lettera di censura.
Già, piaccia o no, Fabiana Attig e la sua lista hanno preso molti più voti di certi personaggi che oggi più che politici sembrano questuanti “da for parrocchia”.
Una lettera, un atto grave che va a minare ulteriormente, semmai ce ne fosse bisogno, l’indice di gradimento della Lega partito. I sondaggi sono a dir poco disastrosi. L’inerzia di Roma che invece di prendere le distanze da certi personaggi continua a far credere vada tutto bene rischiano di far perdere agli uomini di Salvini anche la prospettiva di guidare la Regione Lazio.
Percentuali pari o poco superiori a Leu su Roma e nel resto d’Italia a 15/20 punti di percentuale distanti da Fratelli d’Italia. Insomma. Per sistemare questa situazione serve un buon cuoco e una bella padella. Il cuoco ancora non c’è e la padella è senza manico.