La società ternana di Piazza San Giovanni Decollato, operante nel settore delle energie rinnovabili, ha deciso di procedere alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), proposta proprio dal Comune di Stroncone, per realizzare un impianto di produzione di biometano avanzato in località Vascigliano
di Giuseppe Malvetani, Sindaco di Stroncone (Provincia di Terni)
A distanza di circa un anno dall’importante risultato ottenuto dal Comune, cioè quello di sottoporre a procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) il progetto per la realizzazione di un biodigestore nella zona di Vascigliano, nella giornata di ieri la società Enersi Technology ha inviato a Regione e Comune una serie di documenti per avviare la procedura di Vas. Questo, lo chiariamo subito, non vuol dire che l’impianto si farà. Vuol dire solo che dopo un anno di “riflessione”, la società ha inteso insistere nei suoi intenti, affrontando la lunga ed articolata procedura di VAS. Nel ribadire la più assoluta contrarietà alla realizzazione di questo impianto per le ragioni più volte illustrate sia all’azienda stessa che alla Regione (competente per il rilascio dell’autorizzazione), non posso personalmente che dirmi sorpreso di come ci si voglia intestardire da parte di un imprenditore a voler realizzare un investimento del genere in un territorio non solo non adatto ma nel quale, oltretutto, troverebbe la totale contrarietà dell’Amministrazione e di tutta la popolazione.
Da imprenditore sinceramente è una scelta che non mi spiego, a meno che l’intenzione da parte della società non sia in realtà quella di realizzare e gestire direttamente l’impianto ma solo quella di ottenere l’autorizzazione regionale per poi vendere tutto il pacchetto ad altro soggetto.
In ogni caso questa Amministrazione, come fatto fino ad ora, farà tutto quanto in suo potere per far valere le proprie ragioni. Questo impianto non può e non deve essere realizzato a Vascigliano. La procedura di VAS che siamo riusciti ad ottenere lo scorso anno (diversamente si sarebbe andati rapidamente ad autorizzazione), coinvolgendo molti più soggetti, tra cui tutti i comuni interessati dal trasporto del materiale destinato alla centrale, nonché i comitati e la popolazione stessa, consentirà una volta di più di dimostrarlo.