MONTEFIASCONE – Se Atene piange Sparta non ride. Mai come in questo caso l’antico proverbio calza per quanto sta accadendo, in queste ore, sul colle falisco.
Ormai è quasi certo che per la lista del Pd-M5S-Civiche per partecipare alla tornata elettorale di ottobre dovranno ricorre al TAR del Lazio perché l’ufficio elettorale avrebbe riscontrato gravi irregolarità.
La commissione elettorale starebbe effettuando valutazioni in merito al simbolo mancante, nelle forme e dimensioni di legge. Una dimenticanza grave, gravissima, bel esplicata nella legge elettorale.
Non solo. Ci sono anche altre irregolarità che rischiano di mettere fuori gioco almeno 4 candidati. In un caso, uno dei candidati a sostegno della lista dei “compagni” avrebbe presentato un certificato elettorale con data posteriore alla presentazione della lista.
Gli altri casi potrebbero essere ancora più gravi. La scheda di presentazione di quattro candidati è sbagliato o il luogo di nascita, la data di nascita e la residenza.
Insomma un bel casino che rischia di regalare al centrodestra una vittoria senza antagonisti.
Che ci sia preoccupazione lo dimostra il fatto che i “compagni” sono tutti seduti davanti all’ufficio elettorale come fossero davanti alla sala parto in attesa del nascituro.
La giovane Giulia De Santis (in uno stato di forma da far invidia a Miss Italia) è stata boicottata da qualcuno? Possibile che i comunisti che militano nel Partito Democratico, che della burocrazia hanno fatto le loro armi migliori, abbiano potuto commettere delle leggerezze del genere?
Cosa diranno poi i “disintegrati” grillini che sono affluiti con entusiasmo (per non sparire) in questo listone che oggi rischia di essere cancellato o, nella migliore delle ipotesi, di correre monco e solo con soli 12 candidati?
Non rimane che attendere ancora qualche ora e ne capiremo di più.