Con la scusa che doveva curare il cane avanzava continue richieste di denaro, fino alla furiosa lite
TARQUINIA – Prosegue l’attività di prevenzione e repressione dei reati di ogni genere da parte degli uomini della Polizia di Stato . Nella settimana appena trascorsa è stata fatta chiarezza su un presunto tentativo di estorsione culminato in un parapiglia che ha visto due cittadini di Tarquinia finire in ospedale, con lesioni giudicate guaribili con prognosi rispettivamente di 40 e 30 giorni.
I fatti
Tutto è partito da una richiesta di 800 euro fatta da un uomo di 36 anni ad un coetaneo di Tarquinia, con l’accusa di aver causato, qualche anno fa, l’infortunio del suo cane, e da qui le continue richieste di rimborso per le spese veterinarie.
Il nervosismo di entrambi i soggetti coinvolti ha creato un’ accesa lite e soltanto l’intervento degli agenti della Polizia coadiuvati da una pattuglia della Polizia stradale della sezione di Viterbo, ha fatto si che la situazione non degenerasse. I due sono comunque finiti in ospedale con prognosi importanti. La indagini effettuate hanno portato alla denuncia di entrambi, sia per il tentativo di estorsione che per lesioni personali.
Sempre gli uomini del commissariato, nell’ambito di mirati servizi per il contrasto al fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, controllavano nei pressi della stazione ferroviaria di Tarquinia due giovani di origine egiziana. Uno dei due, di anni 20, sorpreso con sostanza stupefacente di tipo hashish occultata all’interno delle tasche della felpa è stato segnalato all’Autorità amministrativa per detenzione di droga. Per l’altro connazionale, proveniente dalla Capitale, veniva invece emesso decreto di espulsione, non risultando in regola sul territorio nazionale e accompagnato dagli uomini del Commissariato al centro di permanenza di Brindisi in attesa di essere rimpatriato nel Paese di origine.