CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Ebbene sì , mi trovo nuovamente a scrivere pubblicamente per cercare di far ascoltare la mia voce a chi sta facendo di tutto per censurarla.
Sono personalmente molto offesa per l’atteggiamento che il primo cittadino, Ernesto Tedesco, riserva alla sottoscritta nella duplice veste di mamma e delegata ai rapporti con i genitori sulle mense scolastiche.
Il sindaco evita ogni tipo di rapporto dopo la battaglia vinta dalla sottoscritta e dalle mamme che mi sono state vicine, di inserire una loro rappresentante nel comitato mensa (tante chiacchiere, tante promesse).
L’avermi concesso questa delega (non operativa) forse è servita a calmare gli animi esacerbati delle famiglie per i continui e costanti disservizi sui servizi di refezione scolastica.
Ultimo atto di questo comportamento la mail che mi è stata inviata 40 minuti prima della riunione fissata dal comitato presso la biblioteca comunale. La disposizione ricevuta come delegata era quella di tacere, non intervenire ed avere una presenza ufficiale ma nella sola veste di “uditrice”. Scopriamo poi, grazie alle anticipazioni di Fratelli d’Italia, che quanto promesso e cioè l’inserimento di quattro genitori nel comitato, non è stato previsto nel nuovo regolamento.
Tutto questo nonostante la stessa dirigente comunale Brullini abbia ben spiegato il ruolo di ognuno di noi come previsto dal regolamento municipale.
Sono stati mesi di silenzio, di bocconi amari inghiottiti per il bene comune. Non faccio battaglie per motivi personali o per scopi politici. Ho l’obbligo di tutelare i bambini e le loro famiglie.
Una delega a queste condizioni non è una delega. E’ niente. Oggi il consiglio comunale aveva all’ordine del giorno un’importante discussione proprio sulle mense e, purtroppo, sappiamo come è andata.
Le mail, gli sms e messaggi che ho scritto ed inviato erano e sono tutti nell’interesse dei bambini che usufruiscono di questo servizio importante e che riguarda l’alimentazione.
Chiedo al sindaco pubblicamente, ripeto, visto che non ho la possibilità di farlo personalmente, di sensibilizzarsi sul problema, di risolvere i problemi, di pensare ai tanti bambini che usufruiscono del servizio di refezione scolastica.
Sono una donna che non teme il confronto, il dialogo, ma così è davvero troppo.
La delegata alla mensa
Gigliola Medici