L’intervento dell’associazione ecologica ‘Monti Sabatini’, che si oppone alla trasformazione della discarica di inerti a Magliano Romano in discarica per rifiuti indifferenziati per il Lazio e Roma
Si ribadiscono in maniera netta i motivi ostativi riguardanti l’ipotesi di riclassificazione della discarica di Magliano Romano:
Di seguito, essendo fattori fondamentali, è necessario ribadirli:
Elementi di criticità già segnalati nelle osservazioni presentate nel 2014
- Distanza della discarica inferiore a 1 km dal centro abitato
- Distanza della discarica da funzioni sensibili
- Ubicazione della discarica in aree agricole di particolare pregio
- Ubicazione della discarica nel Paesaggio Naturale e nel Paesaggio Naturale di Continuità
- Prossimità della discarica al Parco Regionale del Veio (fattore di attenzione progettuale)
- Vicinanza al Parco Regionale del Veio. La discarica rientra all’interno delle aree contigue del Parco.
- Prossimità della discarica al bene paesaggistico della Valle del Treja (fattore di attenzione progettuale)
- Vicinanza con numerosi punti di approvvigionamento idrico (sorgenti attici e pozzo comunale) e aree di ricarica della falda acquifera
- Il P.U.C.G adottato nel 2012, prevede espansione residenziale a distanza inferiore a 500 metri e il sito in questione per la riclassificazione è l’unica zona in cui si può ragionevolmente ipotizzare uno sviluppo urbanistico comunale compatibile con l’ambiente.
- Come affermato dalla rappresentante di Città Metropolitana, vicinanza con numerosi punti d’approvvigionamento idrico.
Inoltre, troviamo carente la Documentazione presentata da IDEA4 srl assolutamente su molti aspetti, tra i quali:
- Carenze dello Studio di Impatto Ambientale: Lo Studio di Impatto ambientale presentato da IDEA4 S.r.l. è assolutamente carente in merito ai seguenti punti.
- Questioni naturalistiche, ambientali ed ecologiche: nello Studio di Impatto Ambientale mancano completamente analisi scientifiche degne di essere considerate tali, campagne di analisi affidate a tecnici naturalisti o biologi, nonché i riferimenti a dati prodotti da altri soggetti o Enti. Ciò non consente di avere una valutazione oggettiva delle componenti ambientali, come prevista dall’allegato VII del Dlgs 152/2006 (s.m.i.), al fine di valutare i reali impatti sulle componenti stesse.
- Aspetti economici e divulgativi: nello Studio di Impatto Ambientale mancano completamente le analisi sulla popolazione e sul patrimonio agroalimentare, come invece prevederebbe il già citato allegato VII del Dlgs 152/2006 (s.m.i.): anche in questo caso, quindi, manca una valutazione dei reali impatti sulle citate componenti.
- Analisi del PTPR: Gli interventi di conversione della discarica non risultano coerenti con le prescrizioni e gli obiettivi di tutela sia del Paesaggio Naturale, sia del Paesaggio Naturale di Continuità indicati nella Tavola B del PTPR.
- Analisi del PTPG: Tra gli Elaborati strutturali del Piano Territoriale Paesistico Generale (PTPG) della Provincia di Roma (ora Città Metropolitana di Roma Capitale) c’è la Rete ecologica Provinciale (REP). Una parte dell’area di intervento ricade all’interno delle Aree di connessione primaria: gli interventi realizzati e la conversione della discarica non risultano coerenti con le direttive e gli obiettivi di tutela contenuti nel PTPG, in particolare per quanto concerne la Rete Ecologica Provinciale.
- Aree contigue del Parco di Veio: si riscontra un ulteriore elemento che non è stato considerato all’interno dello Studio di Impatto Ambientale del progetto di riclassificazione: il 13 febbraio 2012, con la Deliberazione del Commissario Straordinario, è stata adottata la proposta del Piano del Parco Naturale di Veio.
Successivamente, con deliberazione n°74 del 14/12/2017 l’Ente Regionale Parco di Veio ha approvato i pareri sulle osservazioni al Piano del Parco ed ha inviato alla Regione Lazio – Direzione Capitale Naturale Parchi e Aree Protette a alla Regione Lazio – Direzione Territorio Urbanistica e Mobilità Area Piani Territoriali e Consorzi Industriali sub regionali e di settore per il proseguo dell’istruttoria tecnica di competenza.
All’interno del Piano di Assetto del Parco, nel rispetto di quanto previsto dall’art 26 l.r. 29/1997, l’Ente Gestore ha redatto una carta con la sua proposta di Aree Contigue (Art. 10 l.r. 29/1997). Parte dell’area della discarica rientra all’interno Aree Contigue del Parco di Veio.
- Presenza dell’elettrodotto: La presenza dell’elettrodotto nell’area della discarica è sicuramente antecedente alla realizzazione degli edifici, per cui i contenuti dell’articolo 4 del D.P.C.M. 08/07/2003 dovevano essere rispettati da chi ha realizzato le strutture adibite ad uffici nelle quali la presenza dei lavoratori può essere considerata superiore alle 4 ore al giorno. Detto ciò, nell’ipotesi in cui in fase di installazione degli edifici adibiti ad uffici non siano state effettuate le misurazioni così come prescritte dal Decreto del 29 Maggio 2008, si richiede che tali misurazioni siano eseguite seguendo la metodologia indicata dalla legge così da fugare ogni dubbio e stabilire se gli uffici si trovano fuori dalle fasce di rispetto dell’elettrodotto, così come prevede la legge, oppure dentro, quindi non rispettando la normativa in materia di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in merito all’inquinamento elettromagnetico.
- SIC/ZPS “Fosso Cerreto” (IT6010032): La presenza di una discarica di rifiuti speciali in un’area con le caratteristiche geologiche ed idrogeologiche riscontrate mette in serio pericolo la presenza e la tutela di specie animali e vegetali, nonché dei relativi habitat, in un sito di rilevanza europea. Rilevanti possono essere anche gli effetti sulla salute umana nell’ipotesi in cui la riclassificazione dovesse essere attuata.
- Stato dei luoghi: l’area risulta essere particolarmente di pregio da un punto di vista conservazionistico ed ambientale.
- Ulteriori elementi che si intende attenzionare:
– La Rete Ecologica Regionale del Lazio (REcoRd_Lazio) (Dati disponibili sul portale Open Data Lazio) è parte integrante del Piano Regionale per le Aree Naturali Protette (PRANP), così come previsto dall’art. 7 della L.R. 29/97 ss.mm.ii. Nell’area in questione la Rete Ecologica Regionale individua le Aree Centrali Secondarie, nonché gli Ambiti di Connessione.
- Il Lupo: Il 14 marzo 2019 i guardiaparco del Parco di Veio hanno osservato un gruppo di cinque lupi (Canis lupus) nella zona di Magliano Romano, estremità settentrionale del Parco di Veio; si tratta probabilmente della coppia monitorata da oltre un anno con i giovani nati nella primavera del 2018; un monitoraggio sistematico è stato avviato dai guardiaparco all’inizio del 2018 con l’uso di videocamere e la ricerca di segni di presenza. Il Lupo è una specie inserita nella Lista Rossa come specie Vulnerabile (VU) D1.
- Il Mustiolo: I censimenti dei mammiferi segnalano nell’area di Magliano Romano la presenza del Mustiolo (Suncus etruscus), in assoluto il mammifero più piccolo al mondo ed una specie inclusa nell’appendice III della Convenzione di Berna.
- Chirotteri: Il progetto Censimento e monitoraggio dei Chirotteri nel Lazio ha inizialmente censito le presenze di chirotterofauna a scala regionale, in particolare all’interno delle Aree Protette, con l’osservazione diretta, il bat-detector e i dati bibliografici. Nel settore della Discarica sono indicate le seguenti specie: il Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), il Serotino comune (Eptesicus serotinus), il Pipistrello di Savi (Hypsugo savii), il Vespertilio maggiore (Myotis myotis), il Vespertilio di Blyth (Myotis blythii), tutte specie tutelate da varie norme (Direttiva Habitat, Convenzione di Bonn, Convenzione di Berna, ecc).
- Aggiornamenti in merito agli sviluppi intervenuti dall’ultima Conferenza dei Servizi
– La Determinazione Dirigenziale R.U. 5545 del 20/12/2018 – Città Metropolitana di Roma Capitale: l’area della discarica di Magliano Romano è stata inserita dalla Città Metropolitana di Roma Capitale all’interno di aree interessate dai Fattori Escludenti – Tutela Integrale.
- Ulteriori elementi da considerare:
– Il 24 giugno 2016 l’Onorevole Emiliano Minnucci presenta un’interrogazione al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nella quale evidenzia alcune criticità nella gestione della discarica di inerti e richiede eventualmente una verifica da parte del Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente.
- Il 18 Marzo 2019 Il Consiglio Regionale, nel corso della seduta ordinaria n. 29 del 18 marzo 2019, approva a larga maggioranza la Mozione n. 102 (Firmatari: Cacciatore, Righini, Emiliano Minnucci, Devid Porrello) al Consiglio Regionale “Provvedimenti urgenti a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini nelle aree circostanti la discarica di Magliano Romano”.
- Il 29 Novembre 2019: L’Associazione Ecologica Monti Sabatini – No Discarica Magliano Romana viene audita dalla X Commissione permanente “Urbanistica, Politiche Abitative, Rifiuti” della Regione Lazio.
Tutto ciò considerato, riteniamo che la conferenza sia da chiudere immediatamente negando la riclassificazione per dare delle risposte alle preoccupazioni degli abitanti dell’area. Riteniamo che occorre mettere in campo tutte le azioni che consentano di perseguire le finalità contenute nella mozione 120 del 18 marzo 2019 che impegna il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore Massimiliano Valeriani ad adottare tutte le misure utili al fine di evitare danni irreversibili all’ambiente e alla salute dei cittadini delle aree interessate dalla discarica. Richiediamo questo impegno da parte di tutti e soprattutto del Presidente della Regione e dell’assessore Valeriani.
Ing. Giuseppe Amendolea – Presidente dell’Associazione Ecologica Monti Sabatini – No Discarica Magliano Romano
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