Intervista alla candidata a sindaco. “Saranno i cittadini con le loro proposte ad aiutarci a stilare il giusto programma elettorale. Vogliamo ascoltare tutti. Siete i benvenuti”
VITERBO – Nasce “Casa Viterbo”, luogo di incontro e confronto ideato dalla candidata allo scranno più alto del Comune: Chiara Frontini. Sulla principale via di ritrovo della città: Corso Italia, ed esattamente a piazza delle Erbe.
E’ lei stessa a presentarci questo nuovo punto d’ incontro colorato e cristallino, dove si è accolti da un raffinato salotto di bianca pelle matellassé, che riporta all’atmosfera intima e colloquiale che si può avere con le amiche del cuore.
Aperta tutti i giorni, sarà seguita dal fidato staff della candidata, mentre il venerdì pomeriggio sarà possibile incontra direttamente Chiara Frontini.
“Siamo a Casa Viterbo, uno spazio a disposizioni di tutti i cittadini, e non un comitato elettorale. Tutti possono entrare, al di là delle intenzioni di voto e delle loro preferenze politiche, un luogo dove sentirsi accolti come a casa, da qui la scelta del nome”.
Piazza delle Erbe, ovvero il cuore del centro storico
“Già, perché è l’ elemento prioritario della nostra visione di città, e visto che la politica deve essere soprattutto esempio, noi siamo i primi a volerlo dare proprio investendo nel luogo che più di ogni altro ha bisogno di rialzare la testa”.
La scelta del Luogo, non lasciata al caso, è il primo dei tre focus che la squadra di Viterbo 2020 si è prefissa. Quali gli altri?
“La Trasparenza è il secondo, non a caso Casa Viterbo è circondata da ampie vetrate. da dove, chi passeggia, può tranquillamente guardare dentro. La stessa cosa che vorrei realizzare in comune: apertura e trasparenza”.
E poi le Stanze: una dell’ ascolto e l’altra delle idee…
“Qui si darà vita ad una sorta di Costituente dei cittadini, chiamati a scrivere il futuro della città, saranno loro a concorrere con noi alla creazione del programma elettorale, la nostra Costituzione per Viterbo. In tutti questi anni, abbiamo sempre dato ampio spazio all’ascolto, punto nevralgico della nostra visione politica: un rapporto mai interrotto con i cittadini, ed oggi grazie a Casa Viterbo, ulteriormente rafforzato. Qui potranno portare proposte, esporre problemi e quesiti irrisolti”.
Chi è che deve votare Chiara Frontini ?
“Chi crede ad un modello diverso di governo della città. Il nostro è un progetto complessivo su cui lavoriamo da anni. Viterbo è andata sempre più in decadenza, questo perché non si è viaggiato compatti sulla visione futura della città, che noi in tutti questi anni abbiamo invece costruito con delle spiegazioni dettagliate, senza raccontare nessun libro dei sogni, tutto realizzabile e portato avanti da chi all’ interno del nostro gruppo ha le giuste competenze”.
In tante, troppe, situazioni da risanare, se non da resuscitare, qual è la prima cosa che faresti da sindaco?
“Metterei mano ad un settore che può sembrare secondario ma che è invece fondamentale per l’ efficienza della macchina amministrativa: riorganizzare gli ufficio comunali”.
Eppure questa era un’ urgenza anche nella sua precedente campagna elettorale
“Si, infatti Viterbo è rimasta completamente immobilizzata da cinque anni a questa parte e la pandemia non è di certo l’ alibi, anzi avrebbe potuto essere l’ opportunità del cambiamento”.
Avete, per la prima volta, inserito nelle vostra vision anche il settore enogastronomico…
“Sì, valorizzeremo le nostre eccellenze agroalimentari e il patrimonio enologico ed olivicolo che lo caratterizza, tendendo alta l’attenzione sulle Politiche agricole, fondamentali per un territorio come il nostro”.
Poi c’ è l’ Europa, il suo pane quotidiano, essendo lei un’ europrogettista
“Porterò il valore aggiunto della mia professione e la mia capacità di drenare fondi per realizzare importanti progetti comunitari”.
E le donne nel mondo Chiara Frontini?
“Nella mia squadra, ognuno conta per le proprie competenze e conoscenze. Certo l’ universo femminile è sicuramente più pragmatico, ma ripeto ognuno vale per ciò che può offrire. Le donne di Viterbo dovrebbero essere contente di poter avere una donna a capo della città, ma è pur vero che spesso proprio le donne sono le peggiori nemiche di loro stesse.”
Cosa è cambiato dalla precedente tornata elettorale?
“Maggiore maturità da parte nostra e consapevolezza della cittadinanza che non è più possibile proseguire sulla strada percorsa fino ad oggi, è cresciuta la voglia di investire in competenze, coesione e concretezza, insomma, ormai: E’ ora!”
B.F.