Tante liste e pochi disposti a mettersi in gioco ma tutto è ancora possibile con Petronio che medita il ritiro strategico. La politica è matematica e i numeri sono impietosi per alcuni di loro
MONTALTO DI CASTRO – Le liste dei futuri candidati non sono ancora chiuse. Servono persone di spessore. Candidati in grado di portare voti alle liste e all’aspirante sindaco.
Se ne sentono e dicono di tutti i colori. Del resto il paese è piccolo e la gente mormora. E’ di queste ore l’indiscrezione che Rita Goddi, dopo l’esperienza non proprio esaltante in questa ultima consiliatura, sia tra le più corteggiate per un posto in lista.
A tirarla per la giacchetta sono soprattutto gli ambienti di destra di Fratelli d’Italia che in questa tornata elettorale si sono alleati con i loro nemici putativi a livello regionale e nazionale cioè quelli del Movimento 5 Stelle.
Rita Goddi ci sta pensando. L’unica cosa che stride è la convivenza con il “talebano delle carte bollate” Francesco Corniglia. Proprio quest’ultimo, in una delle sue tante iniziative “bollate” ha messo nei guai l’ex consigliera Rita Goddi (nella foto) per il chiosco di vendita carni a chilometri zero realizzato a Marina di Montalto.
Raggiunta da noi telefonicamente ci ha confermato: “In tanti mi stanno cercando facendomi anche proposte molto allettanti. Non ho alcuna intenzione, almeno per il momento, di candidarmi. Sono impegnata con il lavoro e c’è grande confusione. Tante proposte ma penso di rimanere fuori da questa competizione“.
Dall’altra parte c’è un candidato sindaco che pensa ad una ritirata strategica. Parliamo di Gianni Petronio che per primo è sceso in campo. Tante liste e poco meno di cinquemila voti da dividere tra i vari candidati e con Angelo Brizi in pol position e al momento il candidato da battere.
Luca Benni e Angelo Brizi si contenderanno fino all’ultimo degli oltre 1.500 voti che Pescia Romana mette sul piatto. Per tutti gli altri ci sono briciole da quelle parti. Differente la situazione Montalto paese e Marina di Montalto. Qui l’uomo da battere è Angelo di Giorgio. Oncologo di grande fama nazionale ed a capo del movimento ecologico Ambiente e Progresso se la vedrà sempre con l’omonimo Angelo Brizi.
Se il professore potrà contare sull’appoggio delle associazioni ambientaliste e di un folto gruppo di persone dall’altra c’è il Partito Democratico che grazie al lavoro certosino di Salvatore Carai ha ritrovato unità e compattezza.
Si stima che andranno al voto, come detto, non più di 5mila aventi diritto al voto sugli oltre 7mila.
Ufficialmente i candidati sono Angelo di Giorgio, Angelo Brizi, Luca Benni, Gianni Petronio ed Emanuela Socciarelli.
Cinque candidati per cinquemila voti. La matematica lascia pochissimo spazio all’immaginazione. Vista l’impossibilità del sindaco Sergio Caci a ricandidarsi per aver espletato già i due mandati di legge e visto che nessuno, al momento, è in grado di ripetere l’ultima sua performance con 3148 voti portati alla sua lista, è evidente che la soglia minima per vincere la competizione elettorale è di 1600/1800 voti.
L’unico al momento attestato sopra ai 1500 voti il solo Angelo Brizi seguito a ruota da Luca Benni, Angelo di Giorgio e i fanalini di coda Petronio e Socciarelli.
Manca una settimana alla presentazione delle liste e il “fortino” di voti di Sergio Caci e del suo gruppo che sono determinanti per la vittoria di uno schieramento piuttosto che l’altro è ancora fermo ai box. Dove andranno? A saperlo…