VITERBO – “Con emozione e senso di responsabilità assumo oggi l’incarico di Prefetto di Viterbo, ponendomi al servizio di un territorio ricco di storia, tradizioni e bellezze architettoniche e paesaggistiche e di una comunità così saldamente ancorata ai valori di libertà e giustizia”.
Così il nuovo prefetto di Viterbo, Antonio Cananà, nel suo saluto di insediamento. “Il senso che intendo dare al mio mandato è quello di uno Stato che interagisce con la realtà territoriale per la soluzione dei problemi delle istituzioni locali, della società civile e del tessuto economico-produttivo e per la salvaguardia della coesione sociale da fenomeni degenerativi.
Conto di essere per i viterbesi un attento garante dei diritti individuali e collettivi e del loro esercizio senza privilegi né distinzioni – prosegue il prefetto -.
L’amministrazione provinciale, i comuni e le altre espressioni della comunità provinciale troveranno in me un sicuro interlocutore per tutte le iniziative volte a soddisfare le legittime istanze e i bisogni della collettività, pronto a farmene portavoce e sostenitore presso le istituzioni sovraprovinciali e nazionali, nonché ad assumere io stesso decisioni il più possibile condivise”.
“E’ altrettanto certo che le forze di polizia e la magistratura mi avranno al loro fianco nelle attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi.
Fenomeni che, nonostante indici di delittuosità provinciale certamente non elevati se raffrontati con altre zone del territorio nazionale, non sono da sottovalutare, soprattutto in una logica di prevenzione degli inquinamenti e infiltrazioni criminali nei comparti economici più appetibili ed esposti. Il mio impegno sarà rivolto anche al mantenimento di elevati livelli di efficienza del sistema di protezione civile, in sinergia con i vari attori che lo compongono, in primis il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i Sindaci e le organizzazioni di volontariato”.
“Con questo spirito di servizio, all’atto del mio insediamento, porgo un caloroso saluto ai viterbesi tutti – conclude Cananà -, alle Autorità civili, giudiziarie, militari e religiose, ai Sindaci, alle rappresentanze politiche, amministrative, economiche e sindacali, al mondo dell’associazionismo e del volontariato, agli organi d’informazione. Il mio auspicio è di instaurare con tutte le componenti un proficuo canale di dialogo e collaborazione volto a promuovere condizioni sempre più avanzate di legalità, sicurezza e benessere della comunità provinciale”.