Il sindacato: “Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti. Ci risultano anomalie e atteggiamenti gravi contro il lavoratore. Denunceremo tutto all’autorità giudiziaria”
CIVITAVECCHIA “La anomala gestione del personale di CSP da parte della dirigenza ormai è sempre più fuori controllo e fuori dalle regole. La tracotanza ormai ha superato l’umano limite di sopportazione soprattutto quando vilmente si esercita il proprio sciocco potere con i deboli”. Inizia così una nota dell’Ugl, che attacca Csp in merito alle categorie protette, tema cui, secondo il sindacato, sarebbe stata violata la legge.
“Questa organizzazione sindacale – spiega Ugl – non ha più pazienza per sopportare tali nefandezze, soprattutto quando ad essere colpiti, perché non si ha il coraggio di affrontare i vertici del sindacato locale, sono i nostri iscritti, la loro colpa essere affiliati ad un sindacato, quello locale che di certo non fa sconti agli ipocriti, a cominciare dal Sig. Paolo Iarlori (nella foto) Dirigente del personale della CSP.
L’ultimo imbarazzate nonché deplorevole atto che ha potuto esercitare è quello di aver obbligato un nostro iscritto appartenente alle categorie protette, un lavoratore “sordomuto” all’Ufficio URP (ufficio relazioni con il pubblico) del Comune di Civitavecchia, senza che vi fosse alcuna esigenza, emergenza o richiesta da parte del Dirigente del servizio competente. Un’azione questa che rappresenta forse una delle cattiverie gratuite più evidenti. Ha ignorato volutamente tutte le giustissime rimostranze del lavoratore, che probabilmente comprendendo subito che si trattava più di uno sfregio alla sua condizione, umiliandolo e ponendolo in una situazione di doppio svantaggio rispetto gli altri colleghi, che per una vera esigenza di servizio.
Non si è fatto rincrescere di fargli recapitare anche un richiamo disciplinare. Benissimo saremo lieti discutere questo richiamo dinanzi a tutti gli organi competenti nazionali. Ormai la gestione del personale di CSP è fuori controllo! Soltanto gli stolti non se ne rendono conto. Da un lato, è ormai noto il volto “buono” della Direzione nei confronti di alcuni lavoratori che, senza colpo ferire hanno ottenuto una serie di promozioni, concessioni, premi a discapito di chi magari ne aveva titolo. Dall’altra parte invece il volto” duro” della direzione attraverso una impressionante serie di errori, omissioni, ispezioni, ripicche e vere e proprie vessazioni soprattutto nei confronti di chi non è “allineato” (vedi il caso della videocamera) o di chi non accetta che la CSP venga gestita come una impresa privata a vantaggio di non tanto velati poteri politici.
Una condizione che non può più essere tollerata. Il socio unico, quindi il sindaco, deve intervenire rimuovendo il vertice e rilegando chi in tutti questi anni ha gestito il personale in modo molto discutibile, ad altri ruoli più innocui. Almeno si evitano figuracce come quella di utilizzare la sede di lavoro come se fosse la propria sede di partito e sponsorizzandola addirittura sui social come dimostrato da Iarlori. Si ricorda sommessamente che fare politica attiva continuamente in un ufficio pubblico (sarebbe un reato), il Direttore del Personale va a colpire i singoli su indicazione verosimilmente di qualcuno, abusando evidentemente dei suoi poteri.
Così nel caso di Fabiano Di Marco, si è addirittura presentato al Comune di Civitavecchia, committente del servizio, disponendo Lui quello che invece doveva decidere il Comune di Civitavecchia attraverso i suoi dirigenti. I quali e questo va sottolineato da noi interpellati non sapevano nulla! L’assegnazione punitiva ed umiliante del ragazzo sordomuto al servizio di rapporti con il pubblico, in realtà non trovava fondamento in nessuna disposizione del Comune, tant’è che ad oggi non c’è una postazione dove collocare il lavoratore.
Insomma ormai in CSP i lavoratori devono subire quotidianamente la tracotanza del Direttore del Personale… oppure trovarsi un politico di maggioranza che metta al suo posto il Direttore del personale ed i vertici della società. E’ qualcosa di semplicemente vergognoso di inaccettabile e di profondamente squallido, nonché sbagliato nell’interesse della stessa CSP.
A tutela del nostro iscritto abbiamo attenzionato Giovanni Scacciavillani, Responsabile nazionale nonché rappresentante UGL nell’Osservatorio Nazionale per la disabilità, il quale si è unito al nostro sdegno per quanto accaduto a Fabiano Di Marco, una eccellenza Italiana per meriti e movitivo di orgoglio della città di Civitavecchia, prima ancora che un iscritto, ricordando che questa condotta, ha palesemente violato la Legge 67/2006 che censura chiunque compia discriminazioni nei confronti di una persona disabile mettendolo in condizioni di oggettiva difficoltà. Caro Iarlori abbiamo accettato la sfida e senza Santi protettori!”.
Civitavecchia – Sordomuto “punito” trasferito all’URP (ufficio relazioni con il pubblico)