VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: È difficile passare dai proclami e dagli slogan elettorali all’amministrazione vera e propria; ne inizia a sapere qualcosa la sindaca Frontini, almeno a leggere le “Linee Programmatiche di Mandato” presentate oggi in seduta di Consiglio comunale.
Il libro dei sogni letto in campagna elettorale si è ridotto ad una sorta di brochure di appena 35 pagine dove non si intravede, neanche lontanamente, il cambiamento di cui si è tanto parlato.
Non si parla di Piano del termalismo, neanche una parola sulla riapertura del Bagnaccio o sul ruolo del comune nello sviluppo e nella programmazione della medicina territoriale e dell’assistenza di prossimità; non si accenna agli investimenti sul manto stradale, alla scuola di Santa Barbara, allo spostamento del mercato del sabato e a come rivitalizzare il centro storico e le frazioni; nulla poi si trova a proposito della nuova macchina di Santa Rosa e, relativamente alle politiche sociali, non si fa riferimento alcuno alla co-programmazione e co-progettazione con enti del terzo settore e parti sociali, previste per legge e indispensabili per la predisposizione del Piano di Zona.
Non si individuano, altresì, le azioni da adottare per il contrasto alla povertà, alla prevenzione del disagio giovanile, alla violenza di genere e domestica. Inoltre, alla nostra domanda su come questa Amministrazione intenda creare i posti di lavoro annunciati durante i suoi comizi primaverili, la sindaca non ha risposto.
Le buone intenzioni sono ormai nero su bianco, quello che manca sono risposte concrete, progettualità puntuali e idee chiare per realizzare quella trasformazione di cui la prima cittadina si è fatta portavoce.
Per quanto riguarda le politiche per la famiglia, nelle linee programmatiche si fa riferimento solo al potenziamento del “nido comunale” (ex OMNI), non prendendo in considerazione l’altro nido comunale di Santa Barbara (Il nido a colori) e non prevedendo di aumentare i posti nelle strutture convenzionate, togliendo così la libertà di scelta ai genitori e non assicurando l’ingresso dei bimbi nel sistema educativo 0-3.
Il sostegno alla genitorialità, sindaca, non può limitarsi a qualche posto in più in un unico nido comunale, ma si attua attraverso la più ampia possibilità di scelta e garanzia degli accessi ai nidi e grazie all’abbattimento delle rette al quale, fortunatamente, sta provvedendo da tempo la Regione Lazio.
Si narra di “azione incisiva” dell’Amministrazione comunale nel comitato di ordine e sicurezza pubblica e si introduce la figura del vigile di quartiere, ma senza specificare se ciò avverrà attraverso nuove assunzioni (considerato che il personale di Polizia locale è già in sofferenza) oppure con il coinvolgimento di cittadini, per i quali però si propone lo stesso problema del nonno vigile, ovvero di capire a quale titolo e come possano intervenire con efficacia nel controllo del territorio. Le uniche azioni più concrete che si possono trovare all’interno del documento sono, in effetti, atti e iniziative già avviati dalle precedenti amministrazioni.
Cara sindaca e cari assessori, è arrivato il momento di rendere onore, con efficienza e concretezza, alle promesse fatte a tutti noi cittadini.
E oggi non è opportuno giustificarsi con il poco tempo avuto a disposizione dal momento della proclamazione. Quello mostrato oggi, infatti, è un documento programmatico e strategico che avrebbe dovuto contenere non solo le speranze e i sogni, già tanto declamati a mezzo social, ma le tattiche e le modalità fattive per realizzarli.
Noi, stia certa, continueremo a monitorare il lavoro che porterete avanti e, qualora lo ritenesse
d’ausilio (come ci auguriamo), ci rendiamo disponibili a concertare soluzioni per il futuro della
nostra città.
Gruppo Consiliare PD
Alvaro Ricci
Alessandra Troncarelli
Lina Delle Monache
Francesca Sanna
Pietro Amodio