L’evento organizzato da Slow Food si svolgerà il 22 settembre nei locali della Caritas
VITERBO – Volete conoscere come nasce la passione per le patate andine? E la salvaguardia di leguminose, tradizioni del territorio? Il 22 settembre nel Laboratorio su legumi e patate alle ore 15 presso i locali della Caritas di via Santa Maria in Volturno, 18, si racconta Roberta Mazziantonio dell’Azienda “Le Perle della Tuscia” di Grotte di Castro, da anni impegnata nel preservare le qualità di un territorio ricco dal punto di vista sia della biodiversità agricola che artistico-culturale attraverso l’introduzione di diverse varietà di tuberi, passione di Roberta.
Il laboratorio ci farà conoscere prodotti unici, buoni, puliti e giusti, secondo Slow Food, passando dalle patate Lady Viola “Vitelotte” alle patate Delizia Blu, ai diversi legumi coltivati sulle colline del lago di Bolsena, dal fagiolo del Purgatorio (Comunità Slow Food), ai ceci neri, al fagiolo Solfino Viterbese. Tutti sono la massima espressione del territorio dell’Alta Tuscia da cui provengono. Apprenderemo, grazie a Roberta, una vera “perla della Tuscia”, le varie fasi di coltivazione, ma avremo modo anche di ascoltare alcuni racconti e aneddoti storici sui prodotti, soprattutto sulle patate andine, da lei scoperti in anni di ricerca sugli antichi tuberi di cui da sempre si apprezza il grande valore nutrizionale e l’alto valore di biodiversità. Per apprezzarne la versatilità e le qualità organolettiche, in conclusione, ci sarà una piccola degustazione.
Come per i laboratori le visite in azienda riprenderanno il 26 settembre in azienda Fiorucci, il 3 ottobre si torna a La culla di Maggini Giulia proposte da Slow Food Viterbo e Tuscia nell’ambito del Progetto “La Scuola per Contadini”, finanziato dalla Regione Lazio, con capofila la Caritas Diocesana di Viterbo, Associazione Emmaus (in collaborazione con Slow Food Viterbo e Tuscia, Idea2020 e Acli TerraViterbo) sarà possibile partecipare agli incontri, gratuiti ed aperti a tutti, previa richiesta (Debora 3335466614 – Slow Food Viterbo e Tuscia).