ORTE – Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Viterbo, da tempo, è impegnato, attraverso le proprie articolazioni territoriali, nell’attività di contrasto all’indebita percezioni delle misure di sostegno economico.
In tale ambito, i Carabinieri della Stazione di Orte e quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro Carabinieri di Viterbo, a seguito di mirati accertamenti, hanno deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, ventidue persone, di cui diciannove stranieri, per aver dichiarato falsamente, in sede di presentazione della domanda di reddito di cittadinanza, di essere residenti in Italia da almeno 10 anni e di averlo fatto in concorso con alcuni addetti al patronato presso cui avevano presentato la pratica. Tra questi, nello specifico, quindici erano titolari di domanda R.D.C. e sette dipendenti dei patronati. I sussidi, a seguito della denuncia, sono stati revocati dalla direzione provinciale INPS. La somma illecitamente percepita, nel complesso, ammonta ad oltre euro 54.000, per la quale sono in corso le procedure per il recupero.
Dall’inizio dell’anno, la Compagnia di Civita Castellana, sempre in collaborazione con i militari del NIL di Viterbo, ha deferito in stato di libertà 63 persone, per un totale indebitamente percepito che ammonta a quasi 260.000 euro.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva