Nemmeno il tempo di conoscere i colleghi che gli uffici preparano la stabilizzazione con l’immissione in ruolo del personale “in comando e/o in assegnazione temporanea”. Cosa non si fa per “amore”
FROSINONE – Al cuor non si comanda. Ma si possono “comandare” i medici e spostarli da una regione all’altra in un batter d’occhio. Anche il nuovo direttore generale della ASL di Frosinone non ha saputo resistere alla solitudine.
Angelo Aliquò è arrivato a Frosinone dopo che Pierpaola D’Alessandro aveva deciso di lavorare nell’ufficio di Gabinetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Il decreto di nomina è stato firmato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che, dopo tutte le polemiche che avevano travolto la ASL aveva deciso di cambiare passo.
Aliquò, dal 2018 era alla guida della sanità ragusana, prima come commissario e poi come manager, è stato individuato all’interno dell’albo dei direttori generali della Regione Lazio.
Il 54enne originario di Palermo è stato anche direttore generale della Seus (strumento operativo del 118 a Ragusa) e sindaco del comune di Gratteri. Laureato in architettura (quindi adatto ad occuparsi di far bella la sanità), Aliquò ha anche la passione per la scrittura. Nel 2015 ha pubblicato il romanzo “Carta, forbice e pietra” e negli anni seguenti “L’amore a prescindere“.
Proprio “L’amore a prescindere” e la solitudine di vivere a Frosinone, città completamente diversa da Ragusa, hanno spinto il direttore generale ad accogliere in uno dei “suoi” uffici la compagna Paola Santalucia, dirigente medico assunta a tempo indeterminato presso l’Azienda Sanitaria di Ragusa.
Per fare questo bisogna ricorrere ad un “comando“. Un trasferimento che deve essere richiesto e autorizzato da più uffici pubblici. Ci vuole diverso tempo per ottenere un trasferimento “in comando“. Però l’amore manda anche l’acqua all’insù e con una velocità da far impallidire le lungaggini burocratiche delle ASL italiane a Frosinone tutto avviene in un lasso di tempo brevissimo.
Per far capire come sia facile e in tempi brevi ottenere ciò che si vuole vi riportiamo date e tappe di questa straordinaria iniziativa di “comando“.
La ASL di Frosinone, in data 15.06.2022 con atto deliberativo n. 431 ha indetto un avviso pubblico per “l’acquisizione temporanea, in regime di comando, di personale di ruolo con contratto a tempo pieno e indeterminato, in servizio presso pubbliche amministrazioni – profilo professionale: dirigente professionale, tecnico, amministrativo e sanitario“.
Quale migliore occasione per la dottoressa Paola Santalucia per poter raggiungere il proprio compagno, direttore generale dell’Azienda, Angelo Aliquò?
Per arrivare a questo, ovviamente la ASL aveva chiesto l’autorizzazione agli uffici dell’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato che, nonostante stia raggranellando 275mila euro da restituire alla regione perché li ha usati per scopi personali alla ricezione dell’atto prot. n. 35974 del 07.06.2022 faceva rispondere solamente dopo sette giorni con autorizzazione all’attivazione di 5 comandi con lettera pro. n. 583465 del 14.06.2022.
Arrivava immediatamente la domanda di partecipazione alla procedura per ricoprire uno di quei 5 posti al bando pubblica il giorno successivo all’ok della regione.
Con nota prot. n. 40586 del 28.06.2022 veniva immediatamente espresso parere favorevole all’attivazione della posizione di comando della dottoressa Paola Santalucia, dirigente medico dell’azienda sanitaria provinciale di Ragusa per il periodo di un anno eventualmente rinnovabile. Il 30.06.2022 la dottoressa Santalucia veniva autorizzata nella posizione di comando e prendeva servizio, trasferendosi, a Frosinone.
Pensate che la cosa sia finita qui?
Neanche per idea perché, come diceva Andreotti: “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” ecco che il direttore generale Angelo Aliquò, il 7 ottobre scorso, pubblica un avviso finalizzato all’immissione in ruolo del personale, dirigenza e comparto, in comando e/o in assegnazione temporanea presso la ASL di Frosinone.
Una volta questi atti si chiamavano “a camicia“. Oggi sono atti “d’amore a prescindere“.