Truffa Fondazione Cariciv – Da pizzicarolo a cuoco al servizio di “Cacciaglia”

La straordinaria e allo stesso tempo incredibile ascesa di Piero Pipponzi, il cuoco della Fondazione con il figlio gestore del bar all’Università

CIVITAVECCHIA – Mentre i distruttori della Fondazione Cariciv sembrano essere spariti dalla Città di Traiano (forse Massimo Ferri è a Lugano dal figlio) e gli altri a coltivar giardini abbiamo scoperto che il buon tre volte presidente nonché segretario generale col segretario personale, avvocato Vincenzo Cacciaglia ha un debole per la cucina fatta in casa.

Cari lettori leggete con attenzione perché da qui si capisce come la Fondazione sia finita nelle mani sbagliate e che sia giunta l’ora di mandare a casa, una volta per tutte queste persone.

Tanti e tanti anni fa, il signor Piero Pipponzi, decide di mettere su un bel negozio di alimentari. Prodotti genuini, di prima qualità e le cose sembrano andare per il meglio quando, la grande distribuzione, inizia a mettere in difficoltà i piccoli imprenditori.

Piero non si scoraggia e trasforma l’attività di vendita alimentari al dettaglio in servizio catering, visto che è uno che anche tra i fornelli se la cava piuttosto bene. Si da da fare e tra i suoi clienti, quello che sembra gradire l’abilità culinaria del Pipponzi è proprio l’avvocato Cacciaglia.

Anche questa attività, purtroppo, a seguito della concorrenza sempre più estrema da parte delle grandi imprese rischia di fallire. A questo punto, però, interviene direttamente il patron della Fondazione Cariciv che aiuta Pipponzi a trovare una soluzione.

Chiudere le attività in perdita e lavorare direttamente nelle cucine della Fondazione. Viene assunto come impiegato e quando serve un pranzo di lavoro, uno di rappresentanza o un rinfresco post riunioni, incontri o presentazioni ecco che Pipponzi entra in azione e il pasto è servito.

Quando non c’è da cucinare, quali mansioni abbia da svolgere Pipponzi non lo sappiamo. Così come non sappiamo se siano vere le voci che le vedrebbero correre, di tanto in tanto, tra i fornelli di casa Cacciaglia.

Certo, in questo modo la Fondazione ha risolto tanti problemi ma, la storia del cuoco, come vedremo in seguito, è solamente una delle tante anomalie della gestione padronale di Vincenzo Cacciaglia che, ricordiamocelo bene, è anche dirigente scolastico della scuola paritaria dell’Infanzia “Il Mondo della Serenità”.

Con quale contratto è stato assunto Pipponzi alla Fondazionee Cariciv?

Con quale bando o concorso?

E’ vero che proprio a seguito delle provate abilità culinarie è stato anche cooptato come socio della Fondazione?

Ma non finisce qui cari lettori perché se chiamate casa Pipponzi la possibilità di farvi fare un catering ancora è possibile.

Ad emettere fattura per il servizio offerto ci pensa il figlio che gestisce un bar e sapete dove si trova questo bar?

Semplice, all’interno dell’edificio acquistato dalla Fondazione e messo a disposizione dell’Università.

Che dire, essere amici di Cacciaglia e saper cucinare, alla fine dei conti, ha un suo perché.

Nella foto grande pubblichiamo ironicamente la foto di quattro camerieri che per raccogliere fondi per le luminarie hanno servito dei pasti ad una cena di beneficenza.

Con i poteri forti, quel grembiule indossato dagli amministratori, sta davvero a pennello.

Ieri sera in consiglio comunale il sindaco Antonio Cozzolino ha letteralmente perso le staffe e si è lasciato andare ad una crisi isterica. Poverino, questo non è niente, vedremo come reagirà quando riusciremo ad avere delle conferme su certe storielle che girano in città. Per il momento. Stia sereno!