Truffa Fondazione Cariciv – La Procura di Lugano fa arrestare in Bulgaria un complice di Larini

Si tratta di Edoardo Cignoli, con un passato in Banca di Roma e Deutsche Bank. Per lui la stessa accusa del titolare della Lp Suisse, malversazione. Intanto sale il numero dei truffati e l’importo sparito: 70 milioni di euro

LUGANO – Mentre sul fronte italiano (tranne la denuncia presentata dalla nostra testata alla Procura della Repubblica di Civitavecchia e l’esposto al Mef dell’avvocato Calderai) non si hanno ancora notizie di indagini sulla maxi truffa perpetrata ai danni della Fondazione Cariciv, dalla Svizzera arrivano nuovi aggiornamenti e provvedimenti.

Nei giorni scorsi è stato arrestato, il socio e consigliere economico (almeno così si descrive nelle slide che troverete in basso) del finanziare Danilo Larini, il 43enne di Morcote arrestato nel novembre scorso per malversazioni.

L’italiano Edoardo Cignoli, che aveva il ruolo di business consulting della LP Suisse Capital – private banking di Larini, è stato arrestato in Bulgaria – dove attualmente si trova in attesa di estradizione – su mandato di cattura internazionale spiccato dal Ministero pubblico ticinese. Il suo rientro in Svizzera non sarà breve perché, in questi casi, le procedure sono lunghissime e le celle poco confortevoli, infatti, la Bulgaria è uno dei posti peggiori in cui Cignoli poteva andare a farsi arrestare.

In Italia in molti lo definiva “finanziere svizzero”, cosa che ovviamente lo rendeva molto orgoglioso.

Edoardo Cignoli, nativo di Massagno, amava il lusso e le auto sportive, nel suo garage una sfavillante Lamborghini probabilmente pagata con i soldi persi dagli investitori.

Cignoli aveva un curriculum di tutto rispetto e il suo accento meneghino era un bel biglietto da visita per fare coppia con l’Arsen Lupin della Cariciv, Larini. Laureato alla Bocconi di Milano con formazione anche all’Università di San Gallo, Cignoli è stato in passato dirigente della Banca di Roma, della Deutsche Bank e in seguito presidente di due fondi di investimento.

Nelle interviste sul mondo finanziario parlava di etica di gestione e di investimento. Adesso però dovrà spiegare agli inquirenti, coordinati dal procuratore pubblico Andrea Minesso, come mai è stato costretto a metterla da parte, l’etica e prestarsi a quella che è diventata la truffa più conosciuta nel Canton Ticino.

Probabilmente, da quanto si apprende, Larini ha investito parte dei capitali oggetto di malversazioni nei fondi gestiti da Cignoli (che venivano promossi sul sito della LP Suisse), tra cui spicca il Jade Capital Fund. Quest’ultimo, dopo ottime performance del passato perde oggi il 73,83%. Insomma, chi ha messo soldi in quel fondo se li è bruciati.

La notizia è subito rimbalzata sui siti di settore della Svizzera italiana e, subito dopo, dallo studio legale del Cignoli, a firma dell’avvocato Michele Bernasconi, dello studio Item & Partners, sono arrivate delle precisazioni che pubblichiamo, in quanto fanno riflettere e ci daranno spunto per un articolo che pubblicheremo nei prossimi giorni:

LA PRESE DI POSIZIONE DEL LEGALE DI CIGNOLI

“Con riferimento alla notizia pubblicata in data odierna dal Corriere del Ticino (che ha ripreso la notizia di ieri di liberatv, ndr) e successivamente ripresa da vari organi di stampa, secondo cui il nostro assistito, arrestato nel corso della settimana in Bulgaria, sarebbe stato socio del sig. Danilo LARINI, indagato dal Ministero Pubblico per una serie di asserite malversazioni, siamo con la presente a smentire categoricamente che il sig. Edoardo CIGNOLI abbia, a titolo personale o per il tramite di terze persone, siano esse fisiche o giuridiche, rivestito tale posizione.

Questa informazione, palesemente falsa e lesiva dell’onore del nostro cliente, è senz’altro atta a configurare – tra gli altri – il reato di diffamazione.

Intimiamo pertanto espressamente al Corriere del Ticino di rettificare con effetto immediato il tenore dell’articolo, menzionando la smentita di cui sopra e indicando altresì che il sig. Edoardo CIGNOLI contesta nella maniera più assoluta, di aver avuto un qualsivoglia ruolo nelle operazioni poste dalla Magistratura alla base delle ipotesi di reato contestate al sig. LARINI.

Inoltre, vi diffidiamo dal riportare tale scorretta e falsa informazioni nel corso dei prossimi appuntamenti informativi (radiofonici, televisivi, ecc.) nonché sulle vostre testate online, riservandoci fin d’ora espressamente di adire la Pretura e il Ministero Pubblico a tutela dei legittimi interessi del sig. Edoardo CIGNOLI. Ci riserviamo altresì espressamente di richiedere, in nome e per conto del nostro assistito, il risarcimento di ogni e qualsivoglia danno economico, ivi compresa la riparazione del torto morale, che potrebbe derivargli dalla propagazione della notizia in disamina.

Infine, vi rendiamo ulteriormente attenti ai principi giurisprudenziali e dottrinali vigenti in materia di cronaca giudiziaria. Nello specifico, una cosiddetta “identifizierende Berichterstattung”, ossia una copertura mediatica menzionante il nominativo degli interessati o riportante riferimenti che permettano di identificarli, è, secondo consolidata giurisprudenza del Tribunale federale, illecita. A non averne dubbio, non sono nemmeno adempiuti i presupposti per derogare a tale regola, ritenuto che il sig. Edoardo CIGNOLI non è un personaggio pubblico e la menzione dei suoi dati personali non è in alcun modo necessaria a fini istruttori. Per dovere di completezza, vi rendiamo altresì attenti al principio della presunzione di innocenza e alla sua importanza, soprattutto nelle fasi iniziali di un procedimento penale”.

Incredibile ma vero, Cignoli non è un personaggio pubblico però si fa intervistare dalle televisioni, si presenta alle conferenze, tiene aperto un blog di informazione personale come “La finanza secondo Edoardo Cignoli” ma per i suoi legali, questo signore sarebbe vittima, come al solito, della cattiva informazione. Come se l’ordine di arresto l’avesse firmato un direttore di testata o un giornalista qualsiasi.

Intanto il totale delle malversazioni imputate a Larini è salito a oltre 70 milioni di franchi! Una voragine senza fondo. O senza “found”…

Qualche notizia qua e la dello “sconosciuto” Cignoli:

Edoardo Cignoli (Suisse Capital) aderisce a Plef Channel

http://www.scoop.it/u/edoardo-cignoli

http://lpsuissegroup.ch/pdf/LPSuisseGroup-ONLINE-GB.pdf

http://lpsuissegroup.ch/pdf/LPGroup_CorporatePresentation_EN.pdf

http://www.plef.org/attivita/plef-channel-webtv/