Truffa Fondazione Cariciv – Arresto Cignoli (Lp Suisse), i legali chiedono (pretendono) la censura

L’avvocato Ettore Bonaccorsi scrive una lettera alla nostra testata dalla quale dissentiamo e respingiamo. Fantasiose ricostruzioni a difesa di un personaggio finito in carcere e tutto da scoprire

MILANO – Se fosse per Edoardo Cignoli (detenuto in Bulgaria e in attesa di essere tradotto e trasferito in Svizzera) e i suoi legali, non si dovrebbero scrivere notizie di cronaca. La lunga ed articolata lettera, dalla quale dissentiamo totalmente, minaccia, senza mezzi termini, azioni legali di ogni sorta e la rimozione addirittura del link relativo all’articolo che riguarda il loro assistito.

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Noi riteniamo che non ci sia stata alcuna diffamazione per il detenuto bulgaro Edoardo Cignoli, colpito da un mandato di cattura internazionale, che dovrà spiegare la sua posizione e il ruolo avuto con Larini nel far sparire milioni di euro attraverso la LP Suisse, che ricordiamo, si è resa protagonista della maxi truffa a danno della Fondazione Cariciv per l’importo di 19 milioni di euro.

Aspettiamo il ricorso ex articolo 700 in Tribunale e vedremo se la libertà di stampa è quella che intendiamo noi o quella che invece interpreta l’avvocato dello studio Crowe Horwath.

Ricordiamo a questi ultimi, che a difesa del personaggio Cignoli, avevamo già pubblicato e senza che nessuno ce lo avesse chiesto, la posizione dei suoi legali in risposta degli articoli scritti da colleghi svizzeri ai quali va tutta la nostra solidarietà per le continue censure a cui sono costretti.