“50 anni fa si ammalava di tumore un italiano su 30, oggi si ammala uno su 3 e in futuro si ammalerà uno su 2” – Così avverte Umberto Veronesi, fondatore e direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia- Ieo di Milano.
L’incidenza dei tumori in Italia
Secondo lo IARC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, i dati sono davvero preoccupanti:
Si stima che in Italia vi siano nel corso dell’anno 363.300 nuove diagnosi di tumore (esclusi i carcinomi della cute), circa 194.400(54%) fra gli uomini e circa 168.900(46%) fra le donne. Nel corso della vita circa un uomo su 2 e una donna su 3 si ammalerà di tumore. Considerando l’intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute, il tumore in assoluto più frequente è quello della mammella(14%), seguito dal tumore del colon retto(13%), della prostata(11% solo nel sesso maschile) e del polmone (11%).
Esclusi i carcinomi della cute, i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono il tumore della prostata (20%), il tumore del polmone (15%), il tumore del colon-retto (14%), il tumore della vescica (11%) e quello dello stomaco (5%); e tra le donne, il tumore della mammella (29%), il tumore del colon-retto (13%), il tumore del polmone (6%), il tumore della tiroide (5%) e quello del corpo dell’utero (5%).
Perché il cancro si sta diffondendo così tanto tra la popolazione?
“Dei 20 milioni di italiani che oggi sviluppano un tumore nel corso della vita 14 milioni, il 70%, potrebbero essere salvati con la prevenzione e la diagnosi precoce” ( Umberto Veronesi )
I ricercatori dell’Università di Manchester, Regno Unito, hanno condotto uno studio per scoprire l’incidenza del cancro nell’antichità e i risultati sono sconcertanti. Gli studiosi hanno concluso che:
Il cancro è una malattia rarissima e pressoché sconosciuta nell’antichità – Il cancro è una malattia puramente moderna, inventata dall’uomo – Il cancro è frutto dello stile di vita della società occidentale.
“Nelle società industrializzate, il cancro è secondo solo alle malattie cardiovascolari come causa di morte. Ma nei tempi antichi, era estremamente raro. Non vi è nulla in un ambiente naturale che può provocare il cancro. Così deve essere una malattia artificiale, dovuta all’inquinamento e modifiche alla nostra dieta e stile di vita.” – Così afferma il professor Rosalie David, che ha partecipato allo studio e continua dicendo: “Abbiamo guardato millenni, non un centinaio di anni, e abbiamo masse di dati. Ancora una volta estesi dati sugli antichi egizi, insieme ad altri dati provenienti da tutto il millennio, ha dato un messaggio chiaro alla società moderna- il cancro è artificiale ed è quindi qualcosa che possiamo e dobbiamo affrontare“.
Cosa c’è di sbagliato nello stile di vita moderno che favorisce il cancro ?
Assenza di attività fisica. Favorisce il ristagno sanguigno, mancata ossigenazione dei tessuti e intasamento del sistema linfatico. Consumo di zucchero. Lo zucchero non è un cibo e andrebbe tolto completamente dalla nostra cucina, in ogni sua forma dalla più raffinata alla più naturale. Lo zucchero fino ad un secolo fa non esisteva, l’uomo non ha mai consumato zucchero nella sua evoluzione e quindi non è un cibo che il suo corpo è strutturato a consumare. Lo zucchero acidifica, infiamma e danneggia la flora intestinale. Uno studio ha dimostrato che non solo favorisce il cancro ma può addirittura innescarlo!
Metalli pesanti e sostanze chimiche. Frutta e verdura sono pieni di pesticidi che nell’antichità non esistevano. I cosmetici, deodoranti, creme contengono sostanze chimiche e metalli pesanti. L’aria e l’acqua sono inquinate da piombo, arsenico ed altri metalli pesanti. La carne è piena di antibiotici ed ormoni. Tutte queste sostanze si depositano nei tessuti, interferiscono con le reazioni biochimiche vitali, danneggiano il DNA della cellula e quindi si crea il cancro. Farmaci e vaccini contengono metalli pesanti (in particolare mercurio e alluminio).
Questi sono solo alcuni dei fattori principali. È chiaro come ci siamo deviati dallo stile di vita naturale e sebbene ci siano molte cose positive che la modernità ha portato ce ne sono altre che invece le ha peggiorate. Se la modernità ha allungato la durata della vita, in realtà ha anche allungato la durata della malattia che ora è diffusa molto di più che in passato. Quindi prendiamoci cura davvero del nostro stile di vita, acquistiamo prodotti non trattati e più naturali possibili, cerchiamo di vivere più in armonia con la natura e coltivare pensieri positivi e costruttivi. Chi mangia bene ed ha una vita felice vive anche più di 120 anni (lavorando e con una vita sessuale attiva, non come i nostri anziani che vivono nel letto) come dimostrano alcune popolazioni per esempio Okinawa e Hunza.
Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo.
Ippocrate, padre della medicina moderna, 2500 anni fa