Il consigliere regionale Liberati attacca: “Il Consorzio CNS, secondo una sentenza del Consiglio di Stato, si è aggiudicato una pregressa gara d’appalto giudicata manipolata. Perché la Prefettura di Terni non ha preso provvedimenti su COSP Tecnoservice, definita dalla Prefettura di Viterbo come ragionevolmente permeabile alla criminalità organizzata?”
PERUGIA | (Acs) – “Casette che non ci sono, coop che fanno tutt’altro, conflitti di interesse della politica. Siamo dinanzi a un quadro deprimente di gestione politica e amministrativa su cui mai daremo tregua”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati.
Per Liberati “l’esplosiva inchiesta giornalistica del programma televisivo Le Iene, in onda ieri, così come i numerosi articoli apparsi sul Corriere della Sera, il Fatto Quotidiano e La Verità, confermano preoccupazioni che il M5S aveva già espresso pubblicamente sin dallo scorso 29 settembre. Invochiamo da mesi l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta anche per spazzare via le ombre addensate intorno alla questione del bando per le casette vinto dal Cns. Un Consorzio già richiamato negli atti dell’inchiesta Mafia Capitale e ora pure senza requisiti morali a seguito di sentenza del Consiglio di Stato relativa ad altra pregressa gara (altrettanto miliardaria), giudicata manipolata. Oltre al fatto che la stessa libera concorrenza tra imprese sia stata ovviamente compromessa, come non di rado accade in Umbria e in Italia. Non è più rinviabile un deciso intervento da parte di tutti gli organismi preposti, a iniziare dall’Anac di Raffaele Cantone, in considerazione anche della grave inadeguatezza della risposta alle popolazioni colpite dal terremoto. Nessuno finga di non vedere scandali che rappresentano un insulto a intere comunità”.
“Il servizio de Le Iene – prosegue Liberati – ha inoltre dimostrato come la Cosp TecnoService di Terni, sorta di capofila indicata dal Cns per la realizzazione delle casette, non solo non abbia mai avuto un pregresso in edilizia, ma addirittura sarebbe stata anche valutata come ragionevolmente ‘permeabile alla criminalità organizzata’, (come da interdittiva antimafia a Viterbo Ambiente, Prefettura Viterbo, 28.11.2015) trovandosi tuttavia nella White list della Prefettura di Terni. A livello politico rafforzeremo dunque il nostro impegno, affinché, conformemente al quadro normativo e alla doverosa trasparenza, vengano finalmente fornite immediate risposte ai cittadini colpiti dal sisma, in un quadro di garanzia istituzionale anche per tutti gli altri. Avvieremo pertanto i più opportuni approfondimenti in ogni sede rispetto ad anomalie reiterate che stanno da tempo comportando gravissime conseguenze a vari livelli, con inefficienze amministrative certificate. È tempo – conclude – che scenda definitivamente il sipario su un quadro opacissimo e tale da non escludere nemmeno indebiti intrecci tra politica e affari”.