Elezioni / Socialisti narnesi, tra i pochi rimasti a saper prendere voti e preferenze (quelle vere!!)

IL BLOG “SALVA” LA CAMPAGNA ELETTORALE DI NARNI, MA NON E’ QUELLO DI GRILLO!! Per fortuna che c’è il blog “NarniinUmbria” a raccontare un pò la campagna elettorale di Narni, e i suoi retroscena. Di solito sono i 5 Stelle ad andare forti sul web ma a Narni, almeno fino ad ora, non si è notato un particolare attivismo sul fronte grillino.

PREFERENZE: nell’epoca in cui si entra in Parlamento e nei consigli regionali con poche decine di “voti” virtuali, espressi su internet, o per grazia ricevuta dal padrone del partito che nomina gli “eletti”, a Narni ci sono ancora esponenti politici, magari non più in età scolare ma pur sempre validi, che ancora cercano di fare politica vera: contatto e conoscenza diretta di tanti cittadini, delle loro necessità e dei problemi del territorio. Una volta i voti si prendevano così, al giorno d’oggi…chi lo sa?

 

NARNI – (dal blog NarniinUmbria) – Non un derby ma di sicuro un incontro tra coloro che sono stati, e per certi versi lo sono ancora, i “signori” della preferenza. Tre socialisti che a ben vedere sono gli unici rimasti a conoscere territorio, problemi e cittadini. Gli altri, di tutti gli altri partiti, si limitano ad un compitino, guardando alla famiglia, al proprio quartiere. I tre, giocano in categorie differenti, in Serie A, Enzo Proietti Grilli e Giancarlo Marcotulli, i quali hanno abbandonato la vita politica nonostante il consistentissimo pacchetto di voti “personali” che li accompagnava. Il terzo è Franco Scoccione, anche lui ex signore delle tessere, che però partecipa ad un campionato minore, costretto ad una retrocessione quando incappò in una vicenda personale complicata. Lui, pur professandosi socialista, gioca nella squadra di Gianni Daniele che a suo dire, lo nominerà, immancabilmente assessore a qualcosa, perché prenderà i voti dei socialisti, suoi ex compagni. Nostalgia dei signori della tessera? Non proprio ma nostalgia di quando i candidati al consiglio comunale conoscevano l’intima essenza del comune, comprese le persone alle quali si rivolgevano, come no, per il voto ma alle quali fornivano, senza guardare orientamenti politici, assistenza e servizi. Cosa che ora non esiste più.