Percorrendo il suggestivo centro storico di Viterbo passerete a piazza del Gesù. Oltre ad ammirare la bellissima piazzetta non perdete l’occasione di scoprire la storia della piccola chiesa intitolata a San Silvestro. Della struttura si hanno notizie fin dal 1080. Fu eretta sull’antica piazza del Mercato, centro della vita cittadina. In seguito, nella seconda metà del XIII secolo, il palazzo Dei Priori e quello del Podestà furono trasferiti nell’attuale piazza del Comune, e la chiesa di San Silvestro divenne una parrocchia di importanza secondaria.
Ai molteplici interventi architettonici, succedutisi sull’originario impianto romanico del tempio, corrisposero gli altrettanto numerosi insediamenti religiosi che vi si alternarono, tra cui particolarmente prestigioso fu quello Gesuita del 1622.
Dal 1643 la chiesa divenne la sede della Confraternita del Santissimo Nome di Gesù, fondata un secolo prima nell’intento di assistere gli infermi dell’ospedale. Da allora la chiesa fu comunemente chiamata dai cittadini “chiesa del Gesù”.
Negli anni la struttura è andata incontro a un periodo di abbandono, fino al 1987 quando il piccolo tempio è stato restaurato ed assegnato alla Confraternita dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.
Dell’originaria struttura dell’XI secolo sono ancora oggi visibili le semplici linee romaniche nella scarna facciata a capanna spezzata, interamente realizzata in conci di peperino, sormontata da un esile campanile a vela con fregi marmorei di epoche precedenti.
Lo stesso stile essenziale caratterizza l’interno della chiesa, definita posteriormente da una piccola abside, illuminata da due monofore e coperta da un sistema di capriate lignee. L’abside è arricchita sulla parete dell’emiciclo da un affresco cinquecentesco raffigurante l’episodio del Noli me tangere fra le figure di Sant’Andrea e di San Silvestro.