Terni: dipendente dell’USL va a votare al congresso del PD con la macchina di servizio

Indaga la Polizia: acquisiti gli elenchi dei votanti e altri documenti presso la sede del PD di Terni. Il consigliere regionale Raffaele Nevi (Forza Italia) presenta un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini

TERNI – ‘Visita’ della Digos nella sede del Partito Democratico di Terni, in via Mazzini. Gli agenti, su mandato della Procura, stamattina avrebbero acquisito la documentazione relativa alle votazioni di alcune sezioni, tra cui il circolo Sanità, per la designazione dei delegati che dovranno eleggere il nuovo segretario cittadino del PD. Controlli sarebbero stati effettuati anche presso gli uffici dell’USL Umbria2.

A correre per la segreteria del PD di Terni sono Alessandro Pardini, Sara Giovannelli e Antonello Fiorucci. Proprio al circolo Sanità la candidata Giovannelli ha prevalso (per pochi voti) su Pardini, ottenendo 6 delegati contro i 5 del cardiochirurgo.

 

CHE COSA E’ SUCCESSO? Gli accertamenti della magistratura potrebbero essere collegati al fatto che nella giornata di domenica, come riportato ieri dal “Messaggero”, una dipendente dell’USL Umbria2 sarebbe andata a votare al congresso comunale del PD con la macchina di servizio, ‘parcheggiata’ in bella vista davanti all’entrata della sede del Partito.

 

RAFFAELE NEVI (FORZA ITALIA) – “Annuncio che questa mattina ho depositato una interrogazione rivolta all’Assessore Barberini per capire se è vero che un dipendente della ASL si è recato a votare al congresso del PD con la macchina di servizio e durante l’orario di lavoro”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Raffaele Nevi, di Forza Italia, precisando che “nella interrogazione chiedo di conoscere quali sono le sanzioni che la ASL metterà in campo per punire il dipendente infedele se fosse confermato il fatto. E’ gravissimo che, ancora una volta, dopo le vicende di Sanitopoli, il PD continui ad avere il vizio di utilizzare le strutture pubbliche a fini politico-partitici”.

“La presenza della Polizia nei locali del partito – conclude Nevi – spero serva ad accertare quanto è successo e far capire alla società regionale da chi siamo governati”.