Civitavecchia, è guerra tra il sindacato Fiadel e la Csp

CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Lo scrivente procuratore nell’ambito del mandato di assistenza, rilasciato dalla O.S. FIADEL per rispondere alle gravi affermazioni, fortemente lesive dell’immagine del sindacato contenute nel comunicato diffuso agli organi di stampa dalla Soc. Civitavecchia Servizi Pubblici S.r.l. (in breve C.S.P. S.r.l.) di lunedì 4.12.2017 con il quale la Società datoriale replica all’apertura della procedura di raffreddamento dei conflitti, fa presente quanto segue:

1) BUONI PASTO
In data 30.10.2017 sono state inoltrate dalla O.S. FIADEL, via pec, alla Soc. Civitavecchia Servizi Pubblici S.r.l. e, per conoscenza, al Sindaco di Civitavecchia le richieste relative alla mancata erogazione dei buoni pasto (articolo 36 68 del CCNL Fise Assoambiente) e all’assolvimento degli obblighi contrattuali di cui all’articolo 68 del CCNL Fise Assoambiente (all.1 e 2). Dette richieste sono rimaste inesitate. Soltanto in epoca successiva e cioè dal 4.12.2017 il sindacato ha appreso dal comunicato stampa di cui sopra che nel mese di dicembre si sarebbe avviato l’iter per la corresponsione dei buoni pasto a decorrere dal mese di settembre e cioè in netto ritardo rispetto alla previsione contrattuale senza tacere poi i buoni pasto dei mesi di ottobre e di novembre.

2) FONDO FASDA
Il sindacato ha appreso altresì dal citato comunicato stampa, che la società sarebbe in regola con il versamento delle quote relative al Fondo FASDA. E’ lecito pertanto domandarsi a riguardo quando questo sarebbe avvenuto. E altresì lecito chiedersi come mai la richiesta del 30.10.2017 è rimasta inevasa. La C.S.P. invece di continuare ad essere silente avrebbe potuto dare Suo riscontro in merito.

3) SITUAZIONE BAGNI E SPOGLIATOI
Per quello che riguarda l’intervento di miglioria degli spogliatoi di Via Leopoli sempre un mese fa il Responsabile Territoriale della Fiadel aveva chiesto alla Società, per le vie brevi, di fare piccoli interventi (due finestre rotte, le cipolle delle docce, la molla della porta e gli scarichi dei water) che sono ben poca cosa in confronto ai lavori di ristrutturazione realmente necessari (come documentazione fotografica in nostro possesso). Ricordiamo poi che solo lunedì 04.12.2017 la società ha mandato personale al fine di effettuare un sopralluogo.

4) DIVISE INVERNALI (DPI)
In ordine alla mancata fornitura di appositi DPI (abiti invernali) la CSP nel comunicato di lunedì elude il problema evitando accuratamente di parlarne. Ne parlano però i lavoratori i quali assicurano le loro prestazioni nonostante il freddo (dovuto alle temperature rigide della stagione) e l’inadeguatezza dell’abbigliamento.

5) POSIZIONE CESSIONI DEL QUINTO

Con specifico riferimento a quest’ultimo aspetto, si segnala come d’altronde è facilmente evincibile dalla stessa richiesta di raffreddamento dei conflitti che la scrivente O.S. NON HA MAI IMPUTATO AL DATORE DI LAVORO le DESCRITTE MANCANZE ma si è limitata a chiedere dei chiarimenti sul punto a fronte di segnalazioni pervenute e documentate a causa della mancanza di risposte da parte datoriale. Per tale ragione nella richiesta di raffreddamento dei conflitti avevamo ritenuto d’obbligo l’uso del condizionale. Difatti siamo in possesso di documentazione atta a comprovare come le finanziarie abbiano addebitato ad alcuni lavoratori, all’atto dell’estinzione dei prestiti, le quote di ottobre e novembre 2017 (già trattenute dalla società). Le medesime società finanziarie interpellate dai lavoratori hanno giustificato ai lavoratori tale comportamento con il fatto che CSP non avrebbe corrisposto le rate di cui sopra al 15 novembre 2017. Circostanza, quest’ultima facilmente smentibile dalla predetta società all’atto dell’incontro del 12 p.v. E’ stata altresì richiesta ai suddetti lavoratori anche la rata di cessione di agosto 2016 inserita nel concordato fatto questo non imputabile a CSP . Tutto ciò, si ribadisce, sarebbe stato oggetto di verifica e discussione il 12 p.v.
E’ doveroso ancora stigmatizzare che, detta procedura di raffreddamento è stata attivata, come prevede la legge, UNICAMENTE al fine di chiarire le ragioni delle le scelte e della posizione adottate dalla società datoriale nei confronti dei lavoratori assistiti sia con riferimento alle conclamate violazione contrattuali.

Per questi motivi la FIADEL lamenta, per il tramite del sottoscritto, la strumentalizzazione delle tematiche oggetto della comunicazione aziendale avvenuta a mezzo stampa e censura nel contempo l’attacco mosso nei confronti del sindacato in costanza di pendente vertenza sindacale. Inoltre nella comunicazione prot. 153 del 30.11.2017 inviata anche al Sindaco ed al Prefetto, nella quale la CSP invita la nostra O.S. ad un incontro per il 12 dicembre p.v. nulla di quanto pubblicato da CSP il 4.12.2017 ci viene contestato (all. 3).

La FIADEL non accetta toni intimidatori adoperati da parte datoriale e pertanto rigetta le accuse di diffamazione mosse dalla suddetta azienda. La predetta O.S auspica che episodi del genere non abbiano più a ripetersi da parte di CSP ed è certa del fatto che la predetta azienda vorrà fornire tutti i dovuti chiarimenti sui punti sopra- richiamati ed oggetto della procedura di raffreddamento.
Restiamo comunque a disposizione per ogni iniziativa di composizione della vertenza che potrà essere adottata nel comune interesse delle parti sociali e nel rispetto delle reciproche prerogative.

Avv. Luca Salvoni