Il Ministro conferma: “CNAPI pubblica prima delle elezioni”. In Basilicata comitati e associazioni pronti alla mobilitazione: “Non vogliamo il deposito delle scorie nucleari”
ROMA – Il Ministro delle Sviluppo Economico Carlo Calenda è sicuro: la lista dei siti idonei ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi sarà pubblicata prima delle elezioni politiche del 4 marzo. Lo ha confermato lo stesso Ministro sul suo profilo Twitter: “Parere formale MIBACT, ultimo passaggio, arriva in settimana e poi pubblichiamo. Come promesso prima delle elezioni perché il Governo non viene meno ai suoi doveri per ragioni di campagna elettorale”.
C’È PURE LA BASILICATA? Intanto in Basilicata i comitati mettono le mani avanti e bollano come “provocatoria” la promessa del Ministro Calenda di voler pubblicare la lista dei siti prima delle elezioni. “Prima – dicono i comitati – il Governo dovrebbe rispondere a tutte le osservazioni presentate da Enti Locali, istituzioni, associazioni e cittadini di tutta Italia, al Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi, nell’ambito della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica).
Nel 2003 infatti il Governo Berlusconi scelse unilateralmente un sito geologico a Scanzano Jonico, in provincia di Matera, come deposito per lo stoccaggio di tutte le scorie nucleari italiane. Le proteste popolari spinsero il Governo a rinunciare al progetto e, da allora, il problema della scelta del luogo che deve ospitare le scorie è rimasto sostanzialmente un tabù. La Carta delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) è pronta dal 2015 ma non è stata mai resa pubblica.
“All’annuncio del Ministro Calenda di voler pubblicare prima delle elezioni la carta delle aree potenzialmente idonee per la realizzazione del deposito di scorie nucleari (CNAPI), secondo cui attende solo il parere formale del Ministero dei Beni Culturali guidato da Franceschini (MIBACT), rispondiamo che i Lucani sono pronti per riorganizzare una nuova pacifica e civile protesta contro l’ipotesi di realizzare il deposito nazionale in Basilicata – dichiara Pasquale Stigliani portavoce dell’Associazione Antinucleare ‘ScanZiamo le Scorie’.
Abbiamo più volte denunciato che la carta coinvolgerà parte del territorio della Basilicata della collina Ionica e della murgia, nei pressi di Matera, Capitale della Cultura europea.
Ricordiamo al Ministro Calenda che, prima della pubblicazione della CNAPI, deve rispondere alle centinaia di osservazioni che ha ricevuto da oltre 50 Comuni Lucani e numerose Associazioni nella fase di consultazione del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi nella procedure di Valutazione Ambientale Strategica nel settembre 2017, che riguarda anche l’argomento deposito nazionale.
Se così non fosse – conclude Stigliani – si interrompe a priori il dialogo tra Governo, le popolazioni e le Istituzioni Locali, che si rifiutano di ricevere una struttura che non genera ricchezza ma impoverisce il territorio”.
SARDEGNA – Voci autorevoli negli ultimi tempi hanno indicato, oltre alla Basilicata, anche la Sardegna come una delle regioni che sarebbe ritenuta, dalle Autorità preposte, tra le più adatte per ospitare il deposito delle scorie.
SOGIN è la società pubblica incaricata di smantellare i vecchi impianti nucleari italiani e di realizzare e gestire il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. In questi ultimi anni l’azienda ha puntato molto su trasparenza e comunicazione ma la mancata pubblicazione della lista dei siti idonei (per scelta di Governo) ha frenato le attività della società di Stato.
Ora non rimane che attendere e vedere se nei prossimi giorni verrà pubblicata la CNAPI e che tipo di reazioni ci saranno.