La società del Comune ha ancora la proprietà della rete idrica, dell’autoparco e dell’immobile della nettezza urbana. Il Sindaco: ‘’Siamo stupiti’’. Grasso (La Svolta): ‘’Altro che stupore, dovrebbe avere la dignità di andarsene subito a casa. È il fallimento suo e del M5S’’
CIVITAVECCHIA – Dichiarato il fallimento di Civitavecchia Infrastrutture. La sentenza, di cui in città si è venuti a conoscenza solo nella serata di ieri, è dello scorso 22 febbraio. Il giudice delegato è Giuseppe Bianchi, curatore è stato nominato l’avvocato Antonella Tassi di Roma. L’udienza di verifica del passivo è stata fissata per il 13 aprile. A quanto pare l’istanza di fallimento era stata presentata ad ottobre scorso dal commercialista locale Massimo Rosati, consulente dell’azienda non pagato da anni. “Mi è anche dispiaciuto procedere così – ha detto Rosati – ma dopo due anni di attesa con il decreto ingiuntivo in mano, e soprattutto di false promesse, mi sono sentito preso in giro, in particolare dall’ex assessore Savignani, che mi ha fatto l’ennesima promessa di cominciare pian piano a sbloccare la situazione e invece il giorno successivo si è dimesso”.
LO SCENARIO POSSIBILE E LO STUPORE DEL SINDACO – Cosa accadrà ora? Perché al contrario di quanto si pensasse a quanto pare in capo a Civitavecchia Infrastrutture c’erano ancora la proprietà della rete idrica e di due immobili comunali come l’autoparco di via Braccianese Claudia e lo stabile sede del servizio di nettezza urbana in via Betti. Sulla questione interviene il sindaco Antonio Cozzolino: “Apprendiamo con stupore della notizia della dichiarazione del fallimento di Civitavecchia Infrastrutture da parte del Tribunale di Civitavecchia. Proprio oggi (ieri) – afferma – eravamo in riunione per limare il piano che avrebbe riportato in bonis la società per poter poi chiuderla in ossequio al piano operativo di razionalizzazione delle partecipate approvato ormai da 2 anni. Attendiamo di leggere la sentenza per decidere il da farsi ma sicuramente impugneremo di fronte alla corte d’appello di Roma un provvedimento che si basa su un’istanza dall’importo modesto a cui gli avvocati di CI avevano risposto con solide argomentazioni. Quando avremo modo di leggere la sentenza – aggiunge il primo cittadino – daremo una lettura più approfondita della situazione”.
GRASSO: “È IL FALLIMENTO DI COZZOLINO” – Immediata la replica del capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso: “Altro che stupore, Cozzolino dimostra di non avere più nulla sotto controllo. Ha portato il Comune in fallimento, con i suoi consulenti si è inventato non so come un doppio concordato su Hcs, lasciando la patata bollente alla prossima amministrazione, in danno immediato dei creditori, e nel medio periodo degli stessi dipendenti dell’azienda. Ora farà andare all’asta il patrimonio comunale e, incredibile ma vero, la nostra rete idrica. Altro che acqua pubblica – prosegue Grasso – ha fallito anche lui, dovrebbe avere la dignità di andarsene subito a casa prima di combinare altri disastri, anziché avere la faccia tosta di parlare di risanamento di bilancio, con una città in ginocchio, da rifondare”.