LONDRA – Talento tricolore a Londra: la capitale britannica onora lo spirito artistico italiano mediante “The Great Italian Art in London”, evento a cura del critico d’arte Vittorio Sgarbi. L’esposizione arriverà il 9 luglio sul suolo inglese, precisamente alla Crypt Gallery, e ospiterà opere di noti artisti del Novecento italiano, quali Renato Guttuso, Eugenio Carmi, Marco Lodola, Mario Schifano, Fausto Pirandello e Gino De Dominicis. Fra questi grandi nomi, figurerà un giovane fotografo italiano, Matteo Piacenti, di appena diciassette anni, dotato di evidente occhio artistico, determinato da una forte passione per l’obiettivo.
Residente a Nepi, in provincia di Viterbo, Matteo entra in contatto con il mondo della fotografia a tredici anni, stimolato dagli esperti del campo locali. La sua arte si caratterizza per un originale sperimentalismo, una costante ricerca dell’inquadratura perfetta nella sua imperfezione, ossia lo scatto che sappia cogliere la naturalezza di ogni attimo.
Spontaneità ed estro trovano il connubio perfetto tanto nei profondi contrasti chiaroscurali a cui il giovane fotografo affida la potenza espressiva dei suoi ritratti, quanto nell’infinito spettro tonale del bianco e nero, bicromia divenuta ormai sua firma indiscussa e presente in gran parte delle sue opere.
Superficialità e banalità non sono ammesse nel lavoro del giovane fotografo, il cui scopo è penetrare l’anima dell’osservatore mediante ingredienti genuini e privi di artificiosità: un dettaglio rubato, un difetto esaltato, un colore smorzato.
Perché la fotografia, come tutta l’arte, non mira al semplice piacere visivo, cerca l’emozione e punta al cuore la propria freccia. O, nel caso del talentuoso adolescente, l’obiettivo.