Solito libro dei sogni presentato ad una platea di anziani. Sparito “Il cantiere della nuova politica” e confermato l’ingresso di Riglietti
TARQUINIA – Della conferenza stampa andata in scena ieri di Gianni Moscherini ha colpito soprattutto la platea. Età media sopra i settant’anni. Logorroico e ripetitivo come sempre, ha sfiancato gli astanti parlando del programma. Vecchi obiettivi (irrealizzabili) e interventi da fare nell’immediato (dice).
Del lunghissimo monologo ha colpito soprattutto il passaggio: ‘’un programma concreto basato su progetti fattibili”. Come predicato spesso ha anche “minacciato” i Tarquiniesi: “se non vinco lascio l’Italia e mi trasferisco alle Canarie”.
Gianni Moscherini, ha snocciolato i vari punti del programma, come detto, alla presenza dell’altro capolista della lista civica Obiettivo Comune, Manuel Catini detto “er fascetta” e al leader di Fratelli d’Italia Alberto Riglietti.
Quest’ultimo si è aggregato all’ultimo minuto con ciò che rimane del gruppo di Fratelli d’Italia. Ha portato in dote Fabrizio Federici, Roberto Tomassini, Franco Trippanera e Bicchierini. Scompare la seconda lista che Riglietti, a parole, diceva di avere al suo fianco quando era candidato sindaco.
Solo tre simboli a sostegno di Moscherini che ripropone le grandi opere già bocciate due anni fa, aggiungendo progetti da calendarizzare e attuare snel medio-lungo termine.
Nell’idea di Moscherini, anche gli “interventi di immediata attuazione”, da realizzare a brevissimo termine, quali il «taglio delle tasse comunali per agricoltura, commercio e artigianato; un nuovo sistema di parcheggi, gratuiti per i residenti; misure a favore dei giovani quali il WIFI gratuito sul territorio e la creazione di percorsi per motocross e mountain bike; la messa in sicurezza di tutto il sistema di viabilità, e tanti altri piccoli interventi immediati che i cittadini potranno approfondire dal programma che riceveranno a casa».
Tarquinia ha bisogno di Lavoro, Sviluppo, Benessere, il programma prevede la riqualificazione degli ex stabilimenti industriali tarquiniesi, quali Cartiera, Oleificio, Polveriera e Saline, dove oltre a un moderno stabilimento di produzione del sale di qualità è previsto anche un piccolo impianto termale di Talassoterapia.
Poi lo sviluppo dell’ Agricoltura, con la creazione della piastra Agroalimentare di strutture industriali per la trasformazione, stoccaggio e distribuzione dei prodotti agricoli locali.
Progetti importanti per il ”Nuovo Lido”, che con 21 Km di spiagge esistenti completamente riqualificati a partire da S. Agostino, permetterà di espletare al meglio la vocazione turistica del litorale, ma anche di inserire un villaggio bungalow internazionale, di realizzare una pista ciclabile, per vivere al meglio la splendida natura tarquiniese.
Lo sviluppo dello Sport con la realizzazione della Cittadella al Lido, oltre che il recupero di impianti sportivi dismessi come quelli del Giglio. La pratica di nuove discipline sportive come il Paddle. Il Protocollo d’intesa tra tutte le Associazioni sportive, per fare sempre di più e meglio.
Nuove attrazioni culturali per stimolare il comparto turistico attraverso il recupero di Palazzo Sacchetti come Museo d’arte Contemporanea per ospitare le opere dei tanti artisti tarquiniesi conosciuti internazionalmente, e l’apertura al pubblico di palazzo Bruschi-Falgari come villa d’epoca.
Misure importanti a favore di anziani e delle fasce più povere. La ristrutturazione dell’attuale Ospedale e la progettazione di un nuovo Ospedale interprovinciale tra Tarquinia e Civitavecchia. La realizzazione di un nuovo cimitero, data la saturazione dell’attuale struttura.
Poi tutto il pacchetto di opere e interventi volti a salvaguardare l’Ambiente e la Salute dei cittadini, dall’acqua che deve tornare ad essere pubblica, alla risoluzione delle problematiche del fiume Marta e di San Giorgio, oltre che alla creazione del Parco archeologico nell’Area della Regina e Monterozzi. L’ottimizzazione dell’Università Agraria per lo sviluppo del turismo naturalistico anche con il coinvolgimento della Pro loco.
Stendiamo ovviamente u velo pietoso su San Giorgio dove continua a parlare, senza alcuna cognizione dell’applicabilità della legge 28/80.
Interessante spunto l’ha dato quando ha parlato del “braccio a mare” di oltre un chilometro da realizzare per far attraccare le navi da crociera. Un’opera che da sola costa quasi quanto l’intero bilancio della Regione Lazio.