Otricoli – Parco archeologico e navigazione Tevere: “nuova convenzione tra Comune e Soprintendenza”

Gestione Parco Archeologico di Otricoli – Il gruppo di opposizione ‘Insieme è possibile’ domanda: “il Comune di Otricoli paga una coop ternana per fare cosa? La nuova convenzione tra Comune e Soprintendenza per la valorizzazione dell’area archeologica azzera, di fatto, i termini della concessione quindicennale voluta da questa Amministrazione. Occorre pertanto valutare, anche alla luce dei risultati raggiunti dall’attuale gestore, la possibilità di revocare la concessione quindicennale alla cooperativa di Terni”

Servizio di navigazione turistica del fiume Tevere il gruppo ‘Insieme è possibile’ ricorda che il Comune ha speso più di 80 mila euro per l’acquisto del natante. Tuttavia il servizio di navigazione non è mai iniziato e la barca è abbandonata all’interno del parco archeologico, esposta alle intemperie e alla mercé dei ladri: pare che manchi già il motore ausiliario! La replica del Sindaco Liberati: “il battello è ancora fermo a causa dell’eccessiva burocrazia!”

Pubblichiamo l’intervento del capogruppo di opposizione Francesco Bussoletti (Gruppo ‘Insieme è Possibile’), durante l’ultimo consiglio comunale del 31 luglio, e la replica del Sindaco Antonio Liberati

“Che il Parco archeologico sia il fulcro economico e turistico di Otricoli ormai è una realtà assodata e su questo siamo tutti d’accordo. Ma che nella concessione stipulata nell’aprile 2018 ci fossero gravi criticità e incongruenze, qui dentro eravamo gli unici a dirlo, e per questo siamo stati accusati di essere solamente dei denigratori e contestatori. In realtà noi vedevamo già in quel bando tanti nodi problematici come risulta dalla richiesta di chiarimenti che questa minoranza ha presentato al Sindaco il 22 febbraio 2019 in cui abbiamo sviscerato ben 24 punti anomali e altamente discutibili di questa concessione.

Oggi riscontriamo, ahimè, che molte di quelle nostre perplessità erano e sono più che fondate.

Dobbiamo infatti purtroppo prendere atto, oggi, dell’ennesima dimostrazione della gravissima incompetenza, o supponente onnipotenza scegliete voi, di cui siete sicuramente ben dotati per aver concesso in gestione la nostra area archeologica senza aver prima concordato con i proprietari dei terreni e con la Soprintendenza le condizioni e i termini che, anche contro il nostro parere e con spregio della tutela degli interessi della comunità, avete deciso di introdurre con la dissennata e interminabile assegnazione a privato.

Noi vi abbiamo da subito contestato proprio nel merito tante cose di quel provvedimento. Ma voi niente! Avete proseguito diretti per la vostra strada! Ed ecco i risultati!

Vi abbiamo più volte e pubblicamente contrastato sui punti focali più assurdi della concessione sui quali oggi troviamo anche il pieno conforto della Soprintendenza:

1) 15 interminabili anni di introiti ad un qualcuno che noi non abbiamo mai visto indaffararsi nel parco ad assolvere le mansioni e gli impegni assunti nel capitolato, tra cui dobbiamo purtroppo menzionare lo stato di abbandono e totale degrado. E per noi il capitolato è legge. Chi controlla? Chi si assicura che la cooperativa faccia il suo dovere? Dov’è il Sindaco? Dov’è l’assessore delegato?

2) 80.000 euro dei nostri soldi (di cui 45.000 nei primi due anni!!!) da pagare a questa stessa ditta con la scusa di permettergli di ammortizzare spese iniziali di gestione assolutamente insignificanti come importo (appena 67.000 euro) a fronte di un bilancio ben superiore ai tre milioni di euro e, peraltro, per opere come le recinzioni e i tornelli che, da quanto apprendiamo, non potranno mai essere realizzate;

3) il profitto scaturente dai visitatori messo totalmente nelle tasche dello stesso qualcuno;

E tutto questo castello dal sapore molto soggettivo, piuttosto che di pubblico interesse – castello che noi vi abbiamo sempre contestato – veniamo oggi a sapere che lo avete addirittura costruito senza un preventivo accordo con la Soprintendenza ed i proprietari dei terreni sui quali prevedevate di piantare paletti ed estendere reti!!??

Complimenti! Veramente COMPLIMENTI!

Avete disposto con un’arroganza smisurata dei monumenti storici che abbiamo la fortuna di poter vantare sul nostro territorio come fossero di vostra proprietà; come fossero arredi del vostro giardino privato! Bravi!

Come si può concedere una gestione per 15 anni senza nemmeno l’ok di chi ha l’onere di mantenere, tutelare e vigilare sui monumenti?

Come si può pagare profumatamente qualcuno, anche in doppione, per non fare niente (come riportano i nostri riscontri documentali e fotografici di staccionate pericolosamente cadute e marcite, di erbacce ed arbusti che hanno quasi ricoperto i monumenti, ecc!!) col rischio di mandare in completa rovina il nostro Parco?

Come si può e dove trovate il coraggio di decidere queste assurdità a danno della Comunità che vi ha dato fiducia?

Come si può prevedere il risarcimento in ammortamento a qualcuno (presumiamo probabilmente in parte già pagato) per opere (recinzioni, tornelli, ecc.) irrealizzabili perché nemmeno concordate con chi avrebbe dovuto subirne la collocazione sulla sua proprietà?

Come si possono introdurre biglietti d’ingresso (sempre a favore del qualcuno) senza il coinvolgimento di chi ha la titolarità della custodia monumentale?

Vogliamo aggiungere la buffonata del battello, delle gite sul fiume, delle ridicole prodigiose entrate di questa attività (anch’esse comunque potenzialmente lasciate al concessionario!) che mai ci saranno? E sapete dov’è la barca? Sapete in quali condizioni l’avete fatta ridurre? Sapete se ci sono ancora tutti i pezzi?

Quella barca per cui tra l’altro avete fatto spendere 80 mila euro di soldi pubblici e, per un lungo periodo di ricovero abusivo, avete esposto la stessa Comunità a seri rischi di danno economico!

In ultimo, vorremo anche accennare alla vostra sfrontatezza: oggi ci state mettendo di fronte a problematiche così ardue con un Consiglio appena annunciato entro i limiti temporali minimi e senza averci fornito il tempo necessario per studiare il materiale e approfondire seriamente l’argomento, visto che la bozza di convenzione era pronta da mesi.

Probabilmente avete studiato la strategia per tentare di rimediare silenziosamente al danno che avete provocato alla Comunità, cercando di confonderci ulteriormente e non farci focalizzare sulle vostre assurde determinazioni concessorie sulla gestione del Parco; avete inoltre convocato i capi gruppo, tra cui chi vi parla, per annunciare qualcosa nel merito ad appena poche ore dal Consiglio.

Ed il tutto, tutto questo corri corri dell’ultima ora, nonostante voi foste a conoscenza sin dallo scorso anno dell’altolà della Soprintendenza e, addirittura dall’epoca della concessione del Parco della resistenza dei proprietari dei terreni alla realizzazione delle vostre recinzioni!

Ancora bravi! Ulteriore alto, altissimo segnale di capacità, trasparenza e coinvolgimento nella gestione della cosa pubblica di cui tanto vi vantate… ma con le porte chiuse!

Vogliamo aggiungere che in così poche ore sarebbe difficilissimo per chiunque svolgere compiutamente il proprio mandato elettorale, approfondendo seriamente come da dovere gli argomenti che avete portato in discussione, anche coinvolgendo l’elettorato, come noi siamo abituati a fare a differenza di voi!

Ma vi stupiremo! Noi l’abbiamo fatto! Ci siamo responsabilmente riusciti!

E siamo pienamente in grado di dire ‘SI’ alla stipula della convenzione così come proposta dalla Soprintendenza!

L’unica precisazione che riteniamo di dover proporre, per tenere in debito conto del proposito già manifestato anche da noi di bandire l’uso di diserbanti nell’ambito del territorio, è che sia puntualizzato un uso del diserbante con spruzzatori manuali dal getto debole e mirato, nonché strettamente limitato alle superfici murarie dei monumenti e non già al terreno. Comprendiamo infatti che sarebbe altrimenti impossibile eradicare ripetutamente infestanti dai muri senza danneggiarne la consistenza, che invece dobbiamo tutelare.

Badate, però, che contestualmente al ‘si’ alla convenzione, diciamo a voi di studiarla bene, affinché possiate finalmente comprendere le fandonie che siete riusciti a tradurre in condizioni operative nella concessione dello scorso anno e possiate così azzerarla totalmente e, magari, ove malauguratamente decideste di restare caparbiamente al vostro posto, riproporla nei precisi termini dettati dalla convenzione con la Soprintendenza, nel merito della quale ci avete chiamato ad esprimerci!

Ma attenzione: gli eventuali danni conseguenti all’azzeramento della vigente concessione dovrete fronteggiarli con le vostre tasche… l’onnipotenza, la supponenza purtroppo per voi non sempre paga!!”

 

L’intervento del Sindaco Antonio Liberati: 

”Questa convenzione a noi non piace, la approviamo perché non possiamo fare altro, ma l’area archeologica a queste condizioni non potrà mai diventare un volano per l’economia di Otricoli, il battello non è ancora funzionante a causa della eccessiva burocrazia, sono anni che abbiamo chiesto l’autorizzazione e ancora non è stata rilasciata, noi dobbiamo tendere a far diventare l’area archeologica un parco, è deleterio per tutti se questo progetto non si sviluppa. Sono stati fatti nel tempo diversi investimenti tutti finalizzati a questo obiettivo che non può fallire indipendentemente da chi amministra il Comune. Le criticità rilevate che ci sono non possono però portarci a ad abbandonare l’obiettivo”.