Orvieto – E’ Andrea Sacripanti, consigliere comunale della Lega, oggi in corsa per la Regione, che attraverso la sua pagina facebook analizza la situazione politica dell’ Umbria, chiamata al voto il 27 ottobre, a seguito dello scandalo “sanitopoli” che, vicenda ormai nota, ha portato ad arresti e dimissioni all’interno dell’amministrazione regionale di esponenti del Pd.
Concorsi “anomali”, che proprio il Movimento cinque stelle aveva più volte segnalato,“non solo l’abbiamo detto, ma l’abbiamo scritto anche in una miriade di interrogazioni e in una serie di esposti depositati in Procura” dichiarò il consigliere regionale Liberati.
Così, dopo essersi “menati”, oggi M5S e PD di fronte al Patto Civico, deciso dalla democratica e politicamente corretta piattaforma Rousseau, si stringono in un abbraccio pacificatore che ha fatto rabbrividire il consigliere Sacripanti ( e non solo).
“E’ TUTTO VERO quello che sta accadendo in Umbria:
– il M5S denuncia il PD per i concorsi truccati;
– si apre un’inchiesta che porterà agli arresti dell’assessore regionale alla sanità, del segretario regionale PD, dei vertici amministrativi della sanità;
– a seguito del terremoto giudiziario, la Presidente Marini, anch’essa indagata, si dimette e lascia la guida della Regione al facente funzioni Paparelli, suo vice;
– volano accuse, stracci e insulti tra M5S e PD fino ad agosto 2019;
– nonostante tutto questo, a metà settembre Di Maio lancia la proposta del “patto civico” col PD che prevede un candidato civico alla Presidenza della Regione e l’assenza nella lista del partito democratico di consiglieri uscenti e di impresentabili;
– fioccano le proposte a personalità della società civile che più o meno garbatamente declinano una ad una l’invito fino a quando uno sconosciuto imprenditore da sempre elettore di centrodestra, non accetta di candidarsi alla Presidenza con PD e M5S;
– Intanto il PD presenta la propria lista che vede candidati non solo alcuni uscenti, ma addirittura anche il presidente f.f. Paparelli, così disattendendo le condizioni poste all’inizio da Di Maio;
– la consigliera M5S Carbonari annuncia che con questi nomi le toccherà fare il cane da guardia del PD e il deputato Gallinella M5S sposta il tiro sull’eventuale composizione della Giunta affermando che non permetteranno agli impresentabili di fare gli assessori.
Riassumendo: quelli del M5S pur di rimanere aggrappati alle poltrone romane, svendono ulteriormente la propria dignità alleandosi in Umbria col partito che lo stesso M5S ha denunciato per lo scandalo sulla sanità ed accettano pure di fare la figura dei fessi visto che le intransigenti condizioni poste dal loro grande capo politico Giggino sono cadute una ad una.
Per ora, il partito degli scandali e degli impresentabili (PD) batte il partito degli assetati di potere (M5S) 1a 0!
Il 27 ottobre, facciamo vedere a questa accozzaglia che esiste un’altra Umbria!”
Ma il tweet più bello sull’ intesa Pd M5S in Umbria è quello del neo ministro Franceschini “ci siamo aggrediti e insultati per anni. Ora costruiamo una casa comune con i sassi che ci siamo gettati contro”.
Mai mettere limiti alla provvidenza.
b.f.